Gazzetta di Reggio

Reggio

«Una bretella inutile da 2 milioni di euro»

«Una bretella inutile da 2 milioni di euro»

Le ragioni di Maurizio Burani, portavoce del comitato di via Bedeschi contro il progetto del Comune

27 aprile 2014
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REGGIO. «Se deve grandinare è meglio che piova, ma di sicuro questa bretella non servirà allo scopo per cui è stata pensata». È con queste parole che Maurizio Burani, residente a Rivalta e portavoce del comitato di via Bedeschi, inizia a descrivere il progetto approvato dal Comune di Reggio per diminuire il traffico sulla Statale 63. «Quello che vogliono fare è deviare il traffico pesante su questa nuova strada che partirà da via della Repubblica, all’altezza di via Rivaltella, e attraversando le campagne andrà a collegarsi con via Bedeschi. Ma basta guardare la mappa per capire che questa bretella, che costerà due milioni di euro ed è stata pensata per spostare il traffico da Rivalta, in realtà non oltrepassa Rivalta e quindi non serve a niente. Anzi, creerà solo più disagi».

Quali?

«Innanzi tutto via Bedeschi è una stradina di campagna, troppo stretta per essere percorsa da camion e corriere. Noi ne sappiamo qualcosa perché fino a qualche tempo fa, prima che finissero la tangenziale di Canali, tutto il traffico pesante passava da questa strada e la situazione era davvero intollerabile. E adesso vogliono tornare a quei livelli facendovi transitare 24 corriere al giorno, senza considerare i camion. E poi chi abita nelle villette e nei condomini in prossimità del nuovo incrocio, anzi proprio a ridosso dell’incrocio, non riuscirà mai ad uscire di casa e sarà costretto ad attraversare sempre il centro di Rivalta. Per non parlare di chi abita al Peep che per andare a lavorare e tornare a casa dovrà sempre percorrere la bretella, immettersi in via Bedeschi, superare la rotonda del centro di Rivalta, fare un pezzo della statale 63 ed entrare nel Peep, allungando la strada di chilometri».

Questo intervento rischia di essere controproducente anche per la sicurezza…

«Proprio così. Tutti quelli che provengono dalla vasca di Corbelli saranno obbligati a deviare su questa bretella che taglia tutto il bosco di Sgrò, si collega a via Bedeschi con una curva di novanta gradi e, dopo un rettilineo, curva di nuovo di novanta gradi in direzione Canali. Chi vorrà andare da Rivalta a Canali, all’incrocio dovrà dare la precedenza a chi viene dalla vasca di Corbelli e poi alle auto che percorrono la bretella nelle due direzioni. Un incrocio simile esisteva in Toscana: l’hanno smantellato perché ha provocato decine di morti e l’assessore alla mobilità ha dovuto dimettersi».

Il progetto originario cosa prevedeva?

«Una rotonda davanti al Peep, con parcheggi scambiatori, e una rotonda su via Bedeschi, spostata da Rivalta. Ma sono intervenute le Belle Arti e hanno bloccato il progetto, pare, perché la rotonda avrebbe rovinato le mura del palazzo. Sta di fatto che tutti noi, circoscrizione compresa, ci aspettavamo una cosa e invece faranno tutt’altro. Abbiamo contattato il progettista Canossini: ha risposto che è stato obbligato a modificare il progetto originario e che spera di essere in pensione quando l’intervento sarà compiuto. Visto che è tempo di elezioni organizzeremo un incontro con tutti i candidati sindaco».

Voi cosa proponete?

«L’ideale sarebbe spostare il traffico pesante sulla tangenziale di Canali, vietando il passaggio sulla statale 63. In questo modo il centro di Rivalta sarebbe attraversato solo dai residenti, dai mezzi pubblici e dai genitori che portano a scuola i bambini. Poi bisognerebbe costruire una rotonda davanti al Peep, a sud di Rivalta, per consentire a chi abita al Peep di uscire facilmente da casa e per dare nuova linfa alla zona. Prima di iniziare a parlare della bretella sembrava che dovessero aprire un Conad e tanti negozi, invece non c’è niente. L’impressione è che ci sia poca comunicazione tra gli assessori, uno scollamento tra chi se ne sta andando e chi pensa di arrivare. Di sicuro le Belle Arti non sanno cosa è meglio per Rivalta, noi speriamo di essere finalmente ascoltati». (m.r.)

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