Gazzetta di Reggio

Reggio

I giovani musicisti alzano l’asticella

di Mauro Grasselli
I giovani musicisti alzano l’asticella

“Romeo e Giulietta” al teatro Ariosto il 3 maggio con i 136 ragazzi dell’Orchestra delle scuole medie ad indirizzo musicale

28 aprile 2014
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QUATTRO CASTELLA. L’acronimo è “misterioso” ed anche “vintage”, dal momento che “Smim” sta per scuole medie ad indirizzo musicale, che ora, in base alla nuova denominazione, si chiamano scuole secondarie di primo grado. Ma il risultato è ugualmente notevole: la nascita di una orchestra formata da ragazzi di dodici-tredici anni della provincia di Reggio. Un’orchestra vera – come assicura il direttore d’orchestra Luigi Pagliarini – anche se i musicisti sono “solo” dei ragazzi. E siccome le scuole medie che, oltre al normale piano di studi, hanno un indirizzo musicale in provincia di Reggio sono solamente tre (la Balletti di Quattro Castella, la Lepido di Reggio e la Andreoli-Marconi di Correggio), il risultato è ancora più sorprendente. Anche perché la “Orchestra delle Smim” di Reggio Emilia” – questa la definizione ufficiale – è nata appena un anno fa, quando l’attività musicale culminò con lo spettacolo “Peer Gynt” di Ibsen al teatro Ariosto di Reggio. Quest’anno il bis: sabato 3 maggio l’orchestra delle scuole medie ad indirizzo musicale proporrà il “Romeo e Giulietta”, sempre al teatro Ariosto, con ben 136 musicisti sul palcoscenico.

Due gli spettacoli mattutini (alle 9 e alle 11) destinati prevalentemente agli studenti delle scuole di Reggio e provincia, più uno serale (ore 21) aperto a tutti. Spettacoli ad ingresso gratuito, ma occorre prenotare i posti contattando le scuole medie ad indirizzo musicale.

Lo spettacolo “Romeo e Giulietta” che andrà in scena all’Ariosto sabato prossimo prevede un arrangiamento del regista Stefano Cenci con la Compagnia delle Lucciole. Le musiche saranno eseguite appunto dalla “Orchestra delle Smim di Reggio” con la collaborazione del liceo musicale Bertolucci di Parma, la Scuola di musica di Fiesole preparata da Stefano Rimoldi e il Coro dell’Associazione Adorno di Reggio. Il tutto, con la direzione di Luigi Pagliarini, direttore d’orchestra attivo soprattutto all’estero – negli Stati Uniti e nel Regno Unito in particolare – oltre che docente di clarinetto alla scuola media “Andrea Balletti” di Quattro Castella.

Dopo il successo di un anno fa con il Peer Gynt di Ibsen, sabato 3 maggio i versi di Shakespeare abbracceranno le musiche di Prokof’ev, il cinema in bianconero e anche l’attualità, dal momento che all’inizio dello spettacolo verranno proiettate immagini dei recentissimi scontri in Ucraina, elaborate al computer da Stefano Cenci.

«Sono andato a cercare musiche sempre di Prokof’ev, dall’Aleksandr Nevskij – spiega il professor Pagliarini, che ha attuato la completa riscrittura musicale dello spettacolo – la cui storia si svolge in Russia nel XIII secolo. Da qui il collegamento con le immagini attualissime degli scontri in Ucraina. E’ un modo intelligente di attualizzare le cose che si fanno. In particolare, queste immagini saranno proiettate all’inizio dello spettacolo, con la musica della celeberrima “Danza dei cavalieri”».

«Dopo il primo grande esperimento con i Teatri di Reggio, messo in atto un anno fa con il Peer Gynt – prosegue Pagliarini – ho registrato uno spirito di virtuosità generale attorno allo spettacolo, sia a livello di allievi e insegnanti che di genitori dei ragazzi, che ci danno una mano. Ora abbiamo spostato l’asticella verso l’alto. Già il Peer Gynt era difficile, ma il Romeo e Giulietta è tecnicamente difficilissimo. Ma i ragazzi sono straordinari, ed io, quando do un attacco, lo do esattamente come quando sono a dirigere un’orchestra di professionisti, in America o a Londra. Questa è una eccellentissima orchestra giovanile, e a monte c’è una preparazione notevole. Durante l’esecuzione dei brani non si “perde” nessuno, e c’è una sensazione di grandissima compattezza. Il 3 maggio avremo 136 ragazzi sul palcoscenico. L’anno prossimo voglio arrivare al teatro Valli con 180 ragazzi».

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