Gazzetta di Reggio

Reggio

Landi al settimo cielo «E’ il punto più alto della nostra storia»

Landi al settimo cielo «E’ il punto più alto della nostra storia»

Nel giorno del trionfo il patron ricorda l’amico Milo Campioli «Sono sicuro che da lassù anche lui abbia esultato»

28 aprile 2014
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BOLOGNA. «Questo è il punto più altro della storia della Pallacanestro Reggiana». Fatica a nascondere l’emozione Stefano Landi dopo il primo trofeo europeo della società biancorossa. Aumentata dall’omaggio, prima del pubblico e poi dei giocatori, che lo hanno seppellito di champagne appena entrato negli spogliatoi. Ancora fradicio di vino, Landi prima di tutto rende un doveroso omaggio a un amico della società, Milo Campioli, scomparso due anni fa: «Appena la gara è finita mi sono girato e ho visto il padre di Milo, sono contento che fosse qui, l’ultima volta che ho visto Milo eravamo proprio qui a Bologna». E aggiunge: «Milo era un grande amico della società, sono sicuro che da lassù anche lui abbia esultato. Menetti venerdì lo ha ricordato, io ho voluto aspettare la vittoria finale».

Col groppo in gola, passa alla storica vittoria: «E’ un grandissimo successo, forse all’inizio neppure noi credevamo in questa competizione, poi strada facendo abbiamo capito che potevamo farcela, e ora abbiamo toccato il punto più alto della nostra storia».

Condito dagli omaggi del pubblico, che ha inneggiato a lungo a Landi: «Li devo ringraziare, diciamo che è un grazie reciproco. Loro sono la Pallacanestro Reggiana, e li ringrazio. Lo spettacolo di pubblico è stato incredibile: sembrava di essere a Reggio, come tifo, e in un impianto sempre straordinario come quello del PalaDozza a dare un’atmosfera speciale».

Un momento difficile da scordare: «E’ stata una grandissima emozione, va reso merito a tutta la squadra, sono stati bravissimi, aiutati dal nostro pubblico, è un giorno speciale. Mi ricorda altri momenti simili, come la vittoria di Ragusa, quando vincemmo il campionato di Legadue». Con questa vittoria, Reggio si guadagna l’accesso in Europa per il secondo anno di fila, e in una competizione più prestigiosa, l’Eurocup: «Torniamo in Europa, sono contento».

PATERLINI. Utilizza sorridente dei toni epici, il presidente Ivan Paterlini: «Nella storia ci sono alcuni momenti fondamentali. Dopo Giulio Cesare, adesso ci siamo noi con questa coppa».

PRODI. Presenti in tribuna anche due reggiani prestigiosi, l’ex premier Romano Prodi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, fuggito subito dopo la fine della gara. Prodi invece è rimasto ad applaudire i biancorossi, con l’aria soddisfatta: «E’ stata una bella vittoria, per una bella squadra, e davanti a un grandissimo pubblico. Da reggiano trasferito a Bologna, è una bella soddisfazione».

Adriano Arati