Pertini, racconto in musica per il presidente-partigiano
Al Kaleidos di Poviglio va in scena “Gli uomini per essere liberi”
POVIGLIO. La sua inseparabile pipa, le sue mani alzate in segno di vittoria ai mondiali di calcio in Spagna del 1982, le fotografie insieme a Papa Giovanni Paolo II, l’immagine del “nonno d’Italia” rassicurante che accoglieva centinaia di studenti nelle sale del Quirinale, per parlare con loro di Stato, democrazia, libertà ma anche per scherzare ed accettare anche le domande più originali e qualche volta un tantino imbarazzanti ma sempre divertenti.
Ecco, queste sono, molto probabilmente, le immagini che tanti italiani hanno nella loro memoria di Sandro Pertini, scomparso quasi 25 anni fa. Ma per molti italiani Sandro Pertini resta un personaggio poco conosciuto.
Ma chi era questo uomo che ha attraversato quasi tutto il secolo scorso da protagonista ? Chi era questo Presidente della Repubblica, eletto a 82 anni con il consenso più alto mai avuto in tutte le elezioni presidenziali italiane , quando sembrava avviato ad un sereno tramonto dalla vita politica ?
Un antifascista della prima ora, un fuggiasco in motoscafo all'estero con Filippo Turati, un carcerato per oltre 14 anni dal regime di Mussolini, partigiano di primo piano e poi, membro della Costituente, parlamentare fino a diventare Presidente della Repubblica. Così convinto della propria fede al punto quasi di disconoscere la madre quando lei chiese la grazia per lui al fascisti.
Un uomo affascinante, impeccabilmente elegante, franco, ironico, irruente, amante del teatro, della poesia, dell’arte, un socialista rispettato da tutti le parti politiche, un uomo che ha sempre lottato. Pertini va studiato, analizzato nel profondo perché possa essere ancora d'esempio per le giovani generazioni. «I giovani – diceva – non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo». Concetti quanto mai attuali e necessari se guardiamo l’odierno panorama politico e sociale italiano.
E proprio perché Pertini non sia dimenticato ma anzi riportato alla memoria degli Italiani, sabato prossimo alle 21 nella sala Tagliavini del Centro del Volontariato Kaleidos di Poviglio in via Bologna 1, andrà in scena la piece teatrale “Gli uomini per essere liberi. Sandro Pertini, il Presidente” di Gianni Furlani. L’attore reggiano Mauro Bertozzi (che con Furlani ne cura la regia) racconterà, accompagnato dalle immagini curate da Gualtiero Venturelli e dalle musiche di Tiziano Bellelli ed Emanuele Reverberi, la vita di Sandro Pertini; Mauro Bertozzi, da oltre 20 anni sui palcoscenici emiliani, ancora una volta si rimette in gioco, dopo aver raccontato della strage di Bologna, dei “Ribelli” di Pino Cacucci e di altri personaggi descritti da altri scrittori, nel raccontare la vita di un cosi importante personaggio pubblico italiano.
Lo spettacolo gode del patrocinio della Fondazione Sandro Pertini (fondazione voluta dalla moglie del Presidente, la signora Carla Voltolina), ora presieduta da Umberto Voltolina che sarà presente, insieme al vicepresidente Pietro Pierri, allo spettacolo e di altri patrocini importanti quali la Regione Emilia Romagna, l’Istituto Alcide Cervi, la Legacoop Modena, l’Anpi di Reggio Emilia e l’Anpi di Poviglio.
Nel pomeriggio di sabato prossimo vi sarà un prologo allo spettacolo con la visita ufficiale del presidente della Fondazione Sandro Pertini, Voltolina, al Museo Cervi di Gattatico. L’evento è prodotto dalla FuFur producciòn, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Poviglio ed il centro volontariato Kaleidos.
Inizio ore 21 ingresso libero.