Gazzetta di Reggio

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Atti osceni poi aggredisce tre agenti all’Opg

Atti osceni poi aggredisce tre agenti all’Opg

Malorni (Sappe): «Chiediamo il ripristino del letto di contenzione da utilizzare nei casi estremi»

29 aprile 2014
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Tre agenti della polizia penitenziaria finiti all’ospedale, dopo l’aggressione da parte di un internato dell’Opg.

E’ quello che è successo ieri e lo denuncia il segretario provinciale del Sappe, Michele Malorni. Rinnovando una denuncia che da anni, ormai, si alza forte dalla polizia penitenziaria: quella di una carenza di personale che continua a mettere in difficoltà sia chi è rinchiuso nell’ospedale giudiziario, che chi ci lavora.

«In tarda mattinata, un detenuto del 1980, di origine tunisine, ha aggredito il personale di polizia penitenziaria e altri operatori prima verbalmente e subito dopo fisicamente – scrive Malorni in una nota – Il detenuto è ristretto per il reato di rapina e al fine di accertare la sussistenza di eventuali problemi psichici si trovava nel settore Opg per un periodo di osservazione scientifica».

«Già da qualche giorno aveva tenuto un comportamento inosservante delle regole, ma stavolta ha cercato d’intrufolarsi all’interno di altro reparto gestito da personale medico e paramedico, probabilmente per raggiungere il personale sanitario femminile. L’uomo ha anche commesso atti osceni e con ferocia ha opposto resistenza agli agenti intervenuti per il ripristino dell’ordin».

I tre colleghi, spiega il sindacalista, sono stati colpiti con pugni, calci e testate e per questo sono stati curati al pronto soccorso del Santa Maria Nuova. Sono stati dimessi con prognosi che vanno dai 3 e agli 8 giorni.

«Questi eventi di assoluta e totale aggressività, a tutela dell’incolumità fisica degli internati e del personale di polizia penitenziaria nonché di altri operatori richiederebbero l’immediato utilizzo di quel letto di contenzione rimosso nella struttura, di cui se ne richiede l’immediata predisposizione – spiega Malorni – Il detenuto dopo essere stato sedato farmacologicamente, è stato inviato al pronto soccorso dell’ospedale per le cure del caso e al termineè stato ricondotto all’Opg. Questi comportamenti sono pericolosi per se stessi e per altri, tant’è vero che l’aggressività potrebbe condurli all’omicidio».

Malorni denuncia come all’Opg attualmente manchino 30 agenti, 11 sovrintendenti, 11 ispettori e 3 commissari., «Che si aggiungono alle carenze strutturali e tecnologiche che inficiano negativamente sulla sicurezza dell’intera struttura penitenziaria» conclude.