Gazzetta di Reggio

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CAVRIAGO, CANTINA GARIBALDI

Così il jazz nasce dalle dita di Jimmy Villotti

Così il jazz nasce dalle dita di Jimmy Villotti

CAVRIAGO. Stasera la Cantina Garibaldi propone una serata con un grandissimo artista: Jimmy Villotti. Per capire un personaggio come Villotti occorre ascoltarlo dal vivo, sentirlo raccontare i suoi...

29 aprile 2014
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CAVRIAGO. Stasera la Cantina Garibaldi propone una serata con un grandissimo artista: Jimmy Villotti. Per capire un personaggio come Villotti occorre ascoltarlo dal vivo, sentirlo raccontare i suoi aneddoti di una vita come sideman, al fianco del meglio della musica italiana degli anni'60 e '70, quando i musicisti, eterni zingari a bordo di un treno, americanizzavano il proprio nome per sentirsi "fighi".

Il bolognese Marco Villotti, in arte Jimmy Villotti, studia giovanissimo pianoforte e chitarra. Nel 1963 viene chiamato dai Meteors, insieme ai quali inciderà due lp pubblicati dalla RCA Italiana.

Villotti è un artista poliedrico alla costante ricerca del perfezionismo tecnico e ha prestato la sua chitarra a Lucio Dalla, Francesco Guccini, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Sergio Endrigo, agli Stadio e nel decennio dall'81 al '91 è stato al fianco di Paolo Conte che gli ha dedicato la canzone “Jimmy Ballando”. Ma prima, nel 1980, produce l’album Pesissimo! degli Skiantos di Freak Antoni.

Poi sceglie la carriera solista buttandosi nel jazz, ma scrivendo anche numerosi libri, che trattano di musica e di vita di musicisti in maniera ironica e smaliziata. Fra i suoi punti di riferimento vi sono Steve Grossman, Tony Castellano, George Coleman, Al Bacon e René Thomas.

Con lui stasera alla Cantina ci saranno Paolo Mozzoni , fedele compagno di suoni e avventure alla batteria già con Hengel Gualdi, Teo Ciavarella, Flaco Biondini, Stefano Calzolari. Chiude il trio il contrabbassista Mirko Scarcia che fa parte della Union Jazz Band, formazione che ha collaborato con il meglio del jazz italiano da Paolo Fresu, ad Achille Succi. Inizio ore 22.