Gazzetta di Reggio

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Evasione da mezzo milione: condannato

di Tiziano Soresina
Evasione da mezzo milione: condannato

Gualtieri: un anno e quattro mesi di reclusione ad un imprenditore edile per le dichiarazioni dei redditi 2006 e 2007

30 aprile 2014
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GUALTIERI. Una maxi evasione fiscale, negli anni 2006 e 2007, da circa mezzo milione di euro.

E’ emerso ieri durante il processo in cui l’imprenditore edile d’orgine calabrese Giuseppe Mungo, 29 anni, è stato condannato – in tribunale a Reggio – perché riconosciuto colpevole di un'evasione fiscale piuttosto corposa.

Il suo difensore, l'avvocatessa parmigiana Carolina Belfiore, ha chiesto per il reato di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi 2007 il minimo della pena e l'assoluzione per quanto riguardava i reati commessi nell'anno precedente, sostenendo che le accuse non erano provate.

«Negli accertamenti fatti – ha rimarcato il difensore – la guardia di finanza ha semplicemente concluso che i documenti relativi alla dichiarazione dei redditi 2006 non erano stati forniti, quindi non c’è la prova che siano stati nascosti o distrutti, quindi su questo punto Mungo va assolto».

Di diverso avviso il pubblico ministero che ha chiesto nove mesi di reclusione, più una lunga serie di interdizioni da attività pubbliche o con valenza pubblica.

Il giudice Cristina Beretti è poi uscita dalla camera di consiglio con una condanna più pesante: un anno e 4 mesi, più tutte le interdizioni che erano state chieste dalla pubblica accusa.

Giuseppe Mungo, che abita a Santa Vittoria di Gualtieri in via Cento Violini, era finito nel mirino nel corso di un'indagine che la guardia di finanza (con l’ausilio dell’Agenzia delle Entrate) aveva effettuato sotto il coordinamento del pm Stefania Pigozzi.

I finanzieri accertarono che, per quanto riguarda il 2006, l'imprenditore – come titolare dell’omonima ditta edile – aveva denunciato un reddito di poco più di 24mila euro, mentre in realtà, ha specificato l'accusa, era stato di 253 mila euro. I ricavi erano stati per 844mila euro, ma ne erano stati denunciati per 753mila. Una cifra analoga, ben 732mila euro, era stata fatta figurare come spesa, ma per l'accusa si trattava di una somma non riscontrabile perché la documentazione contabile era stata nascosta se non distrutta. L'evasione dell'Iva (Imposta sul valore aggiunto) era stata quantificata in poco più di 169mila euro.

Per il 2007 l'evasione dell'Iva era stata, secondo i calcoli dei finanzieri, di 329mila euro, con 197 mila euro evasi ai fini delle imposte. Ma per quell'anno Giuseppe Mungo non aveva neppure presentato la denuncia dei redditi.

La difesa si riserva d’impugnare in Appello, ma prima di prendere questa decisione vuole studiare con attenzione le motivazioni della sentenza.

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