Gazzetta di Reggio

Reggio

Il mosaico scoperto in via Croce Bianca protetto con sabbia

Il ritrovamento di due pavimenti a mosaico di epoca romana nel cuore della città ha accentuato l'interesse per i tesori custoditi nel sottosuolo reggiano. Un patrimonio nascosto già oggetto di uno...

30 aprile 2014
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Il ritrovamento di due pavimenti a mosaico di epoca romana nel cuore della città ha accentuato l'interesse per i tesori custoditi nel sottosuolo reggiano.

Un patrimonio nascosto già oggetto di uno studio condotto da Nevio Danelon e dallo staff americano della Duke University coordinato dal nostro concittadino Maurizio Forte con l'appoggio del Lions Città del Tricolore e l'interessamento dei Civici Musei.

Ciò che è affiorato questa volta deriva da una iniziativa privata per il restauro di alcuni ambienti in via della Croce Bianca al civico 2/D.

Scavi che hanno ulteriormente confermato il rilievo che Reggio aveva due millenni addietro. Curiosamente i reperti di via della Croce Bianca non potranno essere visitati. L'architetto Fabio Cocconcelli che ha diretto i lavori sotto il controllo della Sovrintendenza per i beni archeologici segnala di essere stato costretto a ricoprirli con materiale inerte per difendere i mosaici da una falda freatica che scorre lì accanto. «Abbiamo creato un "materasso" di sabbia - precisa - dopo averli fotografati e filmati e potranno quindi essere visibili a tutti».

Una prima immagine è già esposta all'interno del locale di piano terra - i mosaici sono nel sottosuolo a circa 3 metri e mezzo di profondità - che, curiosamente, ospita un esercizio commerciale dal simbolico nome di Gustart.

A giorni saranno presentate esternamente altre fotografie con didascalie illustrative.