Gazzetta di Reggio

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Una notte dedicata al “lavoro narrato” ritrovo al Tecnopolo

Una notte dedicata al “lavoro narrato” ritrovo al Tecnopolo

Stasera dalle ore 21 sarà il nuovo Tecnopolo (ex Reggiane) ad ospitare "La notte del lavoro narrato" manifestazione nazionale che introduce alla Festa dei Lavoratori di domani

30 aprile 2014
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REGGIO

Stasera dalle ore 21 sarà il nuovo Tecnopolo (ex Reggiane) ad ospitare "La notte del lavoro narrato" manifestazione nazionale che introduce alla Festa dei Lavoratori di domani, ideata da Vincenzo Moretti della Fondazione Giuseppe di Vittorio di Roma insieme ad Alessio Strazzullo, giornalista, regista e videomaker.

A Reggio l'iniziativa è organizzata da Officina Educativa, servizio comunale che coordina e promuove progetti rivolti a bambini e giovani, in collaborazione con le scuole e le realtà del territorio. Come dicono i promotori: «Tutti insieme, alla stessa ora, nelle case, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle associazioni, nelle istituzioni, per leggere, narrare, ascoltare storie di lavoro».

PER PARLARE DI TUTTI. Sarà dunque una notte dedicata ai lavori, a tutti i lavori: del musicista e dell’operaia, del barista e della scienziata, dell’artigiano e dell’impiegata, del ferroviere, della manager. Sarà un’occasione per ascoltare bambini, ragazzi, giovani, adulti esprimere le proprie idee sul lavoro. Le idee e le interpretazioni dei bambini che ascoltano e guardano gli adulti, li vedono preoccupati per la crisi e per il lavoro che manca, che cercano d’interpretare parole come spread o conto corrente. Un’occasione per ascoltare i giovani su un argomento che li tocca da vicino, ma anche per riscoprire la tradizione interpretandola secondo i temi dell’oggi e i pensieri di chi non conosce ancora il lavoro, ma sa cosa dovrebbe essere.

PAROLE CHIAVE. Le due parole chiave della giornata saranno dunque lavoro e narrazione. Lavoro perché è importante non solo dal punto di vista materiale, ma anche dal punto di vista etico e sociale per quello che significa in termini di dignità, di rispetto di sé e degli altri, di voglia e capacità di tenere assieme testa, mani e cuore. Narrazione perché attraverso il racconto conosciamo, diamo senso, interpretiamo i contesti e le realtà.

SCELTA DEL LUOGO. Il Tecnopolo, la nuova struttura nata dalla ristrutturazione di un capannone delle Reggiane è proprio per questo luogo significativo e simbolico riguardo al lavoro. I sui spazi diventeranno stasera un palcoscenico per letture, narrazioni e musica.