Grillo contro Renzi, è guerra di numeri
In piazza i due leader, a distanza di una settimana, si danno battaglia sulle persone presenti ai comizi
Le stime ufficiali parlano di circa cinquemila persone per Beppe Grillo e di oltre settemila per Matteo Renzi. Ma, nell’ormai imminenza del voto, piazza Prampolini è diventata il crocevia del grande scontro tra il M5S e il Pd. Una battaglia a colpi di numeri. Non solo perché il premier Matteo Renzi, dal palco reggiano ha incitato la folla dicendo «se volete sapere quanti siamo, contate quelli che erano qui per Grillo, poi moltiplicate per due», secondo una stima degli organizzatori annunciata dal palco anche dal segretario provinciale, Andrea Costa, che ha parlato di diecimila presenze. Ma anche perché, prima ancora dell’arrivo del premier, gli attivisti 5 Stelle già polemizzavano, sia in piazza che in rete, sulla presenza degli stand per lo gnocco fritto e su un palco che sostenevano fosse più grande di quello del loro leader. Proprio sugli stand in piazza Prampolini non sono mancate polemiche anche da parte di gestori dei locali del centro, che per motivi di ordine pubblico hanno dovuto rimuovere le distese. Un gesto che dal M5S hanno subito ricondotto al Pd e al Comune, sebbene la disposizione rientrasse semplicemente nel protocollo di sicurezza. Sul suo profilo Facebook, il consigliere comunale M5S, Matteo Olivieri, ha inoltre postato la foto di una bombola di gas adoperata dai volontari del Pd, alludendo al fatto che potesse creare problemi di sicurezza. Quanto a Norberto Vaccari, candidato sindaco grillino, la sua polemica ha riguardato il fatto che la manifestazione del Pd fosse in concomitanza con la Notte dei Musei, anche in questo caso alludendo al numero falsato di presenze. Una scia di commenti e post arrivata anche a Torino, dove era in programma il comizio di Grillo, che sulle persone presenti in piazza a Reggio ha deciso di scrivere un post sul suo blog, lanciando l’hashtag #RenzieGnoccoFritto. (e.spa.)