Gazzetta di Reggio

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Rava sfida se stesso e sale in palcoscenico con il New Quartet

Rava sfida se stesso e sale in palcoscenico con il New Quartet

Il “ragazzaccio” del jazz italiano in concerto all’Asioli accompagnato da tre giovani e valenti strumentisti

20 maggio 2014
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CORREGGIO. Stasera alle 21 sul palcoscenico del teatro Asioli, per Correggio Jazz 2014 salirà uno dei "mostri sacri" del jazz italiano ed internazionale: Enrico Rava accompagnato dal suo New Quartet. Biglietto ingresso 10 euro, posto numerato

Dopo innumerevoli colpi messi a segno, Rava rimette la palla al centro ed è pronto per un nuovo calcio d’inizio: la stagione 2014 per lui vuol dire innanzi tutto Rava New Quartet.

Una formazione nuova di zecca, messa su con la freschezza della gioventù: anagrafica per i tre partner del grande trombettista, di spirito (e anche grande grinta e fiato) per Rava, che all’età di settantaquattro anni è ancora un leader indomito e non pare certo intenzionato ad adagiarsi su cliché, né sulla ripetizione di repertori e formazioni di routine. Atteggiamento quanto mai apprezzabile da parte di un musicista che nella sua carriera ha accumulato collaborazioni, riconoscimenti ed esperienze tra le più gratificanti che un artista possa desiderare.

LA FORMAZIONE. Nuove idee musicali, nuove leve per eseguirle. Così Rava chiama alla sua corte il chitarrista Francesco Diodati (classe 1983), dal suono pittorico, carico di effetti elettronici eppure ben radicato nel linguaggio della tradizione afro-americana; il contrabbassista Gabriele Evengelista (1988), che, ancora fresco dell’esperienza formativa di Siena Jazz, sta avanzando sulla scena nazionale con la velocità d’un centometrista; Enrico Morello (1988), che già spazia sulla scena internazionale e nel cui drumming si rispecchia la sua curiosità capace d’abbracciare stili musicali, nonché epoche jazzistiche, diversi.

MUSICISTA “ANOMALO”. Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali.

DISCOGRAFIA. Sono da segnalare gli imperdibili Quartet (ECM 1978) “Rava l’opera Va” (Label Bleu 1993), “Easy Living” (ECM 2004), “Tati” (ECM 2005) e “The Words and the Days” (ECM 2007), New York Days” (ECM 2009),Tribe (ECM 2218) e l’ultimissimo On The Dance Floor (ECM 2293). Il ministero della cultura francese lo ha nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere”. Negli ultimi anni è comparso nei primi posti del referendum della rivista Down Beat, nella sezione riservata ai trombettisti.