Gazzetta di Reggio

Reggio

Ultimo ok della giunta per i lavori in piazza

Bagnolo, Paoli (lista civica) attacca sindaco e assessore: «Blindata la loro idea in spregio ai cittadini»

20 maggio 2014
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BAGNOLO. Nell'ultima seduta, la Giunta comunale in scadenza ha approvato la revisione del progetto esecutivo del secondo e terzo stralcio dei lavori per la riqualificazione di piazza Garibaldi. Il secondo stralcio è finanziato con quasi un milione e mezzo di euro da Unieco, sulla base di un accordo con il Comune; mentre l'acquisto dei nuovi arredi urbani sarà a carico del Comune per circa 130mila euro. La gara d’appalto verrà espletata nel mese di giugno; i lavori inizieranno, in accordo con i commercianti degli esercizi interessanti, nei primi mesi del 2015.

Nella gestione del cantiere del primo stralcio sono stati realizzati dei risparmi, che consentiranno l'esecuzione di altri lavori oltre a quelli previsti in fase progettuale; in particolare, verranno anche restaurate le facciata del teatro Gonzaga “Ilva Ligabue” e del Municipio. Sono previsti 335 giorni di lavori, articolati in 5 zone di cantiere, per evitare la chiusura della piazza su tutta l’area interessata.

La circolazione del traffico stradale continuerà come previsto nel progetto originario; sono anche confermati gli spazi di sosta previsti e la zona di transito cilopedonale.

«La giunta blinda il progetto esecutivo della piazza infischiandosene del voto dei cittadini», tuona il consigliere comunale di opposizione (nonché candidato sindaco per la lista civica “Bagnolo ViVa”), Gianluca Paoli, su un argomento, quello dei lavori di riqualificazione della piazza, a Bagnolo da mesi al centro delle polemiche e di un duro confronto politico (e non solo).

«La giunta ha approvato il progetto 12 giorni prima del voto – dice Paoli, che punta il dito contro il sindaco Paola Casali e l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Scaiola – Hanno voluto blindare definitivamente la loro idea di piazza». Per Paoli si tratta di una «grave» e «ingiustificata forzatura» (la data prevista per l’assegnazione, primi mesi del 2015, non giustificherebbero tanta “fretta”).

Aspramente criticata anche la scelta di reinvestire i risparmi ottenuti sui lavori del primo stralcio, non nel finanziamento degli arredi urbani previsti (per 130mila euro, che quindi saranno in più da sborsare per l’amministrazione), ma nel progetto di riqualificazione delle facciate del teatro e del municipio, un «vecchio progetto già pronto in un cassetto» e «rispolverato» per l’occasione perché la Giunta «non ha avuto il tempo di approntare progetti alternativi».