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«Un “cuore” nuovo per il paese»

«Un “cuore” nuovo per il paese»

Manghi: a chi chiede aiuto serve una risposta di comunità

20 maggio 2014
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1) Rispetto al 2009, il panorama del 2014 è ancora più complesso, in quanto la situazione non solo è perdurata ma si è aggravata. Il quadro sociale va affrontato con serietà, e davanti alle tante persone che vengono a chiedere aiuto bisogna fornire una risposta di comunità. Per questo crediamo sia necessaria un’interazione tra tutte le forze in gioco, come ad esempio la parrocchia e il mondo del volontariato. Il programma prevede la riduzione delle rette scolastiche di nidi e materne per i figli di disoccupati e cassaintegrati, lavori socialmente utili retribuiti, la distribuzione del peso fiscale misurata in base al reddito e contributi mirati ai contesti familiari che versano in particolari difficoltà.

2) Il centro storico costituisce una priorità del nostro programma. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro formato da 25 persone variamente rappresentative, con l’obiettivo di riprogettare il centro del paese, considerato il “cuore” della comunità. L’intenzione è quella di confermare questo gruppo di lavoro per mantenere viva l’attenzione su questo tema, sempre con l’obiettivo di lavorare in maniera corale. Altro aspetto che vogliamo sottolineare è l’attenzione al piccolo commercio, che va tutelato per fare in modo di non debordare verso la media-grande distribuzione come avvenuto in altre zone della provincia.

3) Abbiamo intenzione di mettere in campo limitazioni di velocità sulle arterie provinciali che attraversano il territorio povigliese: mi riferisco a via Romana e al tratto nord-sud della Val d'Enza. Abbiamo preso in considerazione l’utilizzo di strumenti di rilevazione della velocità ma anche di dissuasori, come ad esempio i dossi. Ci sono, inoltre, degli incroci da sistemare, come quello tra via Manzoni, via Alighieri e via Parma, dove verrà realizzata una rotonda per ovviare alla scarsa visibilità. Così come proseguirà la costruzione delle piste ciclopedonali, elementi imprescindibili per le fasce deboli della popolazione.

4) Le nostre cinque frazioni costituiscono una fetta molto larga del nostro territorio, e sono distribuite soprattutto in campagna. Sono a bassa densità abitativa, ma meritano un’attenzione particolare. Per questo riproporremo le due consulte di frazione (una per Fodico e una per le altre quattro, ndr) che eleggeranno i propri rappresentanti. Si tratta di organismi chiamati a sottoporre all’amministrazione comunale esigenze e proposte, a seconda di ciò che emerge dalle varie riunioni. Per quanto riguarda i collegamenti con il capoluogo, è in previsione il secondo segmento della ciclabile tra Fodico e Poviglio, così come quella di San Sisto. Va sottolineata, infine, la grande attenzione nei confronti dell’agricoltura, elemento fortemente identitario del nostro territorio, che già nel primo mandato è stato oggetto di monitoraggio costante. (a.v.)