Gazzetta di Reggio

Reggio

Blitz antidroga nei padiglioni dismessi

Blitz antidroga nei padiglioni dismessi

La Municipale trova in un pozzetto dell’eroina: bloccato un giovane, fugge il complice ora ricercato

21 maggio 2014
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Le ex Officine Reggiane sono solo in parte il rifugio di tanti senzatetto, perché lì hanno base per lo più degli spacciatori di ogni tipo di droga.

Ne è convinta la Municipale che è arrivata sino alle fatiscenti strutture aziendali di via Agosti perché avrebbe trovato un collegamento fra i “fantasmi” che s’aggirano nello stabile e quell’appartamento di via Bligny al centro di numerosi arresti per stupefacenti.

E dalla “casa dello spaccio” gli agenti del nucleo antidroga della Municipale si sono così spostati lunedì mattina fra i padiglioni degradati di quella che un tempo fu un vanto dell’industria della nostra città. E muovendosi con passo felpato hanno sorpreso due persone – in quello che era un ufficio – stranamente chinate attorno ad un pozzetto. All’apparire degli agenti i due si sono alzati di scatto, cercando di nascondere il loro interesse per quel pozzetto. Mentre i due venivano identificati (sono tunisini), un agente ha recuperato dal pozzetto una dozzina di involucri: è eroina, circa venti grammi del valore sui trecento euro. Sono anche momenti pieni di tensione e il 37enne Mohamed Layumi, con uno spintone, riesce a liberarsi dal controllo degli agenti e a fuggire. Viene invece bloccato il 23enne Brahima Messaud che finisce in carcere per spaccio di eroina. Ha un precedente per droga (sarà processato oggi per direttissima), mentre il nordafricano fuggito è un pluripregiudicato, da un mese uscito dal carcere di Firenze dove ha scontato una condanna a tre anni di reclusione sempre per droga. Ora è ricercato, ma individuarlo è difficile, perché si muove in quella terra di nessuno fatta di casolari abbandonati e capannoni dismessi. Resta il problema delle ex Officine Reggiane, in cui gli occupanti abusivi vendono droga di giorno e di notte. Mani che consegnano dosi attraverso la cancellata per poi sparire: un rituale che non sarà semplice stroncare. (t.s.)