Gazzetta di Reggio

Reggio

L’omaggio del Giro d’Italia alla Bassa ferita

Mauro Pinotti
L’omaggio del Giro d’Italia alla Bassa ferita

La Carovana Rosa attraversa l’ex “zona rossa” di Reggiolo tra impalcature e tricolori

21 maggio 2014
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REGGIOLO

Reggiolo e la Bassa reggiana, per un giorno, si sono tinti di rosa. La carovana del Giro d’Italia ha fatto tappa nel paese simbolo del terremoto 2012. Un omaggio alla popolazione a due anni da quei tragici eventi che distrussero case, palazzi, chiese e monumenti storici mettendo in ginocchio migliaia di famiglie. Il passaggio è avvenuto in via Matteotti, tra impalcature e ponteggi, in quella che era stata dichiarata “zona rossa”. Per i protagonisti della corsa rosa, provenienti da via Trieste, per immettersi sulla centralissima via Matteotti vestita a festa con palloncini rosa, dev’essere stato stupendo il colpo d’occhio offerto dalla Rocca medievale con il suo mastio addobbato con bandiere e biscioni tricolori.

Ad aprire il corteo è stato un enorme camion tutto rosa seguito da mezzi su cui erano montati i marchi degli sponsor. Simpatici e divertenti i ragazzi, in bici con parrucconi rosa e occhiali giganteschi.

I decibel che uscivano dalle casse acustiche con le voci degli animatori di R101, radio ufficiale del Giro, hanno sancito l’inizio della festa. Il suono della e su piazza Martiri si è scatenato il putiferio: trenini, salti, balli, mani al cielo. Magliette e cappellini rosa spuntavano da dietro le transenne come in un campo di fiori.

Anche l’Istituto comprensivo di Reggiolo non ha voluto mancare alla festa: bimbi delle elementari e ragazzi delle medie si sono riversati in strada tra il tripudio generale. L’Avis, sotto la Rocca, aveva predisposto gazebi per la distribuzione di gnocco fritto, focaccia, prosciutto crudo vino e acqua.

I volontari, per la ressa di persone in fila, riuscivano a malapena a mantenere la catena di impasto, cottura e distribuzione. Alle 14 il saluto dell’animatrice: «Grazie Reggiolo per l'accoglienza». Poi, un’ora dopo, ecco i corridori: pochi secondi per vedere sfrecciare la corsa “rosa”, appena il tempo di uno scatto fugace non si sa neppure a chi, ma che importa... Ieri Reggiolo ha vissuto una giornata di gioia e ha scacciato la paura.