L’omaggio del Giro d’Italia alla Bassa ferita
La Carovana Rosa attraversa l’ex “zona rossa” di Reggiolo tra impalcature e tricolori
REGGIOLO
Reggiolo e la Bassa reggiana, per un giorno, si sono tinti di rosa. La carovana del Giro d’Italia ha fatto tappa nel paese simbolo del terremoto 2012. Un omaggio alla popolazione a due anni da quei tragici eventi che distrussero case, palazzi, chiese e monumenti storici mettendo in ginocchio migliaia di famiglie. Il passaggio è avvenuto in via Matteotti, tra impalcature e ponteggi, in quella che era stata dichiarata “zona rossa”. Per i protagonisti della corsa rosa, provenienti da via Trieste, per immettersi sulla centralissima via Matteotti vestita a festa con palloncini rosa, dev’essere stato stupendo il colpo d’occhio offerto dalla Rocca medievale con il suo mastio addobbato con bandiere e biscioni tricolori.
Ad aprire il corteo è stato un enorme camion tutto rosa seguito da mezzi su cui erano montati i marchi degli sponsor. Simpatici e divertenti i ragazzi, in bici con parrucconi rosa e occhiali giganteschi.
I decibel che uscivano dalle casse acustiche con le voci degli animatori di R101, radio ufficiale del Giro, hanno sancito l’inizio della festa. Il suono della e su piazza Martiri si è scatenato il putiferio: trenini, salti, balli, mani al cielo. Magliette e cappellini rosa spuntavano da dietro le transenne come in un campo di fiori.
Anche l’Istituto comprensivo di Reggiolo non ha voluto mancare alla festa: bimbi delle elementari e ragazzi delle medie si sono riversati in strada tra il tripudio generale. L’Avis, sotto la Rocca, aveva predisposto gazebi per la distribuzione di gnocco fritto, focaccia, prosciutto crudo vino e acqua.
I volontari, per la ressa di persone in fila, riuscivano a malapena a mantenere la catena di impasto, cottura e distribuzione. Alle 14 il saluto dell’animatrice: «Grazie Reggiolo per l'accoglienza». Poi, un’ora dopo, ecco i corridori: pochi secondi per vedere sfrecciare la corsa “rosa”, appena il tempo di uno scatto fugace non si sa neppure a chi, ma che importa... Ieri Reggiolo ha vissuto una giornata di gioia e ha scacciato la paura.