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Negri sul crac della Cmr: «Dove sono finiti tutti i soldi?»

Negri sul crac della Cmr: «Dove sono finiti tutti i soldi?»

REGGIOLO. «Dove sono i finiti i soldi della Cmr? Perché i periti hanno sovrastimato gli immobili? E’ stato un errore o qualcos’altro?». Queste le domande che si sono posti Manuel Negri, candidato...

21 maggio 2014
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REGGIOLO. «Dove sono i finiti i soldi della Cmr? Perché i periti hanno sovrastimato gli immobili? E’ stato un errore o qualcos’altro?». Queste le domande che si sono posti Manuel Negri, candidato sindaco di “Ricostruiamo Reggiolo”, e l’avvocato Piero Porciani di Milano, che ieri nella sede elettorale della lista civica hanno tenuto una conferenza stampa sulle responsabilità dei membri del Cda di Cmr e le presunte commistioni tra le amministrazioni comunali in relazione al caso Cava Margonara. «Il disastro della Cmr ha messo in ginocchio oltre 2mila famiglie reggiolesi – afferma Negri – e anche il caso Cava Margonara impone chiarezza. Mi impegno a chiedere una commissione d’inchiesta sul crac Cmr. A distanza di due anni, dopo aver cercato di “anestetizzare” un intero paese sulla vicenda, è giunto il momento di passare all’azione e di denunciare alla procura i veri responsabili. Dove sono finiti i 180 milioni di euro sui quali hanno proposto il concordato? Fin dal novembre 2011 i garanti, banche e gruppi assicurativi, non hanno rinnovato le fidejussioni sulle cambiali finanziarie e, nonostante questo, continuavano a sollecitare la raccolta dei risparmiatori. Gli stessi dipendenti fino a 10 giorni prima della messa in liquidazione del gruppo avevano ricevuto l’invito dai vertici a versare una quota della loro retribuzione sui libretti».

Porciani si dice disponibile ad assistere gratis chi è stato coinvolto nel crac Cmr: «E’ da chiarire come mai un Cda chiama i commissari liquidatori senza dire dove sono finiti i soldi. Gli immobili sono stati valutati più del loro valore. E’ stato un errore o c’è sotto qualcos’altro? Ci sono tutti gli elementi per una denuncia alla procura e, se si dovesse riuscire a unire le persone coinvolte, potremmo costituirci parti civili in un eventuale processo».

Poi la questione della Cava Margonara: «Su questa storia è calato un silenzio impressionante – dice Negri – Perché il Comune non ha preteso alcuna garanzia fidejussoria a tutela di eventuali morosità? Nelle casse comunali mancano all’appello 300mila euro, frutto di mancati pagamenti dei canoni convenuti. Quante opere sociali si potevano realizzare con quei soldi?».

Sono intervenute quattro persone danneggiate dal crac: «Abbiamo chiesto aiuto a numerosi avvocati della zona, ma nessuno ci ha presi in considerazione». (m.p.)