Gazzetta di Reggio

Reggio

Educazione stradale, oltre 400 studenti a scuola di sicurezza

Educazione stradale, oltre 400 studenti a scuola di sicurezza

Maggio in strada, pienone al centro sociale il Carrozzone Simulazioni di incidenti e lezioni di guida per i ragazzi

22 maggio 2014
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REGGIO EMILIA.

Una ragazza è stesa a terra, accanto al suo motorino. A fianco c'è una macchina, con a bordo una donna che ha sbattuto la testa contro il parabrezza e ha perso i sensi. L’incidente è solo una simulazione, ma i quattrocentro studenti seguono attentamente ogni fase dei soccorsi, dall’arrivo delle forze dell’ordine a quello dei sanitari. È questo il piatto forte del Maggio in Strada, che ogni anno vuole sensibilizzare bambini e ragazzi ai pericoli che corrono pedoni, ciclisti e guidatori ed educare a un uso corretto della rete stradale.

All’interno del parco del centro sociale “Il Carrozzone” vengono mostrati ai ragazzi i mezzi che sono in dotazione alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e le ambulanze del 118. Con la collaborazione del Tavolo tecnico sulla Sicurezza stradale, coordinato dall’Ufficio scolastico provinciale, partecipano infatti all’evento la Provincia e il Comune di Reggio, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, Ausl, motorizzazione civile, Aci, Osservatorio regionale per l’Educazione stradale, Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale e Servizio 118 del Santa Maria Nuova. C’è di tutto, dalle moto dei carabinieri alla volante della polizia, passando per il camion dei pompieri, che ovviamente attira subito l’attenzione dei più piccoli.

Ai ragazzi più grandi viene illustrato come funziona l’etilometro e contemporaneamente si elencano i limiti consentiti dalla legge. Ad altri si spiega come utilizzare correttamente il casco, che «non va calzato come un cappello, ma deve riparare bene tutta la testa», spiega un volontario ai giovani. Probabilmente molti di loro lo sanno già, ma ribadire il concetto è sempre utile. Stesso discorso per i motorini cosiddetti truccati, «che sono pericolosi perché non hanno più le prestazioni di frenata e la stabilità di quelli regolari».

La simulazione di incidente rimane il clou della mattinata. Spettacolarità a parte, si spera che ai ragazzi rimanga qualcosa. E magari trovino più argomenti a sostegno della sicurezza in strada, oltre a quelli più ovvi. «Avete visto quante persone sono impegnate nei soccorsi – dice ai giovani Roberto Rocchi, dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale – e per un solo incidente. Provate a moltiplicarle per tutti quelli che accadono ogni giorno, e capirete quanto costa a tutti noi».

Ivan Rocchi