Gazzetta di Reggio

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«L’agguato? In Pakistan per gelosia»

«L’agguato? In Pakistan per gelosia»

Correggio: il fratello del 28enne spiega il movente del delitto, ma la procura cerca conferme a questo racconto

22 maggio 2014
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FABBRICO. C

he vi sia un collegamento fra i due pakistani uccisi – il 28enne operaio Hussnain Abbas (morto all’ospedale di Reggio) e il giovane ancora senza identità certa trovato cadavere nel campo di via Cascina a Fabbrico – rimane un’intatta pista investigativa.

Occorrono, infatti, altri “tasselli” per riempire un “puzzle” che appare piuttosto complesso. Mentre è slittata ad oggi, all’istituto di medicina legale di Modena, l’autopsia su Abbas, sono emersi con maggiore nitidezza i motivi del ferimento mortale. E’ sempre il fratello (il 34enne Ahmad Abbas) a spiegare agli inquirenti (come del resto anche al Santa Maria Nuova quando il familiare venne ricoverato il 21 gennaio) che Hussnain venne aggredito in ottobre, in Pakistan, per gelosia a colpi di kalashnikov: dei conoscenti ritenevano che lui se la intendesse con la sorella di uno di loro.

Un motivo ritenuto fasullo dal fratello: Hussnain era in patria per sposare un’altra donna. Di quanto accaduto il fratello ha fornito una radiografia effettuata nel Paese asiatico e la fotocopia di un verbale della polizia pakistana che darebbe questa versione dell’agguato. Ma il pm Maria Rita Pantani – che coordina le indagini della Mobile – ci va con i piedi di piombo e sta facendo tutta una serie di verifiche: sul viaggio aereo fatto dai due fratelli (con il più giovane gravemente ferito), sull’identità del morto (tramite le impronte digitali) e sulle cause del decesso nonché sul tipo di ferite riportate.

Intanto, a Fabbrico, i carabinieri stanno cercando di dare un nome al cadavere ricoperto dai sassi che è stato scoperto casualmente il 14 maggio. Assodato tramite uno specifico esame del Dna che si tratta di un pakistano – ucciso almeno 2-3 mesi fa – ora si cerca di capire se si tratti del connazionale scomparso non molto tempo fa, da qui la raccolta del Dna dai parenti di quest’uomo svanito nel nulla, per confrontarlo con quello estratto dall’ancora misterioso cadavere.

E il collegamento fra i due morti ammazzati?

L’ipotesi è che vi possa essere stata una resa dei conti all’interno della comunità pakistana che vive nella Bassa. Del funerale di Abbas se ne stanno occupando le Onoranze Bonini di Fabbrico: ottenuto il nulla-osta, si terrà in ospedale a Correggio una preghiera della comunità, poi la salma verrà inviata in Pakistan.(t.s.)