Si calano dal tetto, bucano il muro e rubano la cassaforte
Furto in una carrozzeria di Santa Croce. I ladri sono piombati su un’auto in riparazione, poi hanno smurato e portato via la cassaforte con 2mila euro
REGGIO EMILIA
Sono entrati dal lucernario sul tetto. Una vera e proprio operazione alla Diabolik: la banda è letteralmente “atterrata” su di un’auto in riparazione, danneggiandola. Poi, si sono concentrati sulla cassaforte: l’hanno smurata e portata via. E’ quello che è successo nella notte tra martedì e ieri alla carrozzeria Newcar di via Spani, laterale di via Regina Margherita.
BLITZ DAL TETTO. I ladri sono entrati in azione nel cuore della notte. Ma i titolari se ne sono accorti solo ieri mattina, quando hanno aperto il portone e si sono trovati davanti a uno scenario davvero inaspettato. «Un disastro» commenta uno dei soci, Luigi Caccia. I malviventi si sono arrampicati sullo stabile dal tetto. Probabilmente approfittando di una vicina impalcatura di cantiere, che deve aver agevolato la salita. Poi, hanno usato il lucernario per entrare. Gettandosi su una auto in riparazione che era parcheggiata proprio sotto alla finestra. Un salto di qualche metro, che all’atterraggio ha provocato danni evidenti all’auto usata come “materasso”. L’obiettivo della banda era la cassaforte.
CASSAFORTE SMURATA. I ladri, infatti, non hanno toccato computer e macchine fotografiche, che comunque erano presenti e in bella vista nel locale. Utilizzando mazze e arnesi da lavoro trovati all’interno del capannone, hanno smurato il fortino del peso di 40 chili. Un’operazione che deve aver richiesto diversi minuti di lavoro. Ma chi ha agito, evidentemente, non aveva il timore di essere scoperto. In azione erano in diverse persone. Alcune delle quali devono aver atteso all’esterno con un veicolo. E’ su questo poi che deve essere stata caricata la cassaforte. Dentro c’erano non più di 2mila euro. Denaro che deve aver fatto molta gola ai malviventi di turno. La carrozzeria non è dotata di antifurto. «In 12 anni di lavoro è la prima volta che ci succede» prosegue il carrozziere. E non risulta che in zona ci siano telecamere di videosorveglianza posizionate in punti utili. «Inoltre, nei dintorni nessuno sembra essersi accorto di nulla» evidenzia.
LE INDAGINI. Così, dalla carrozzeria non hanno potuto fare altro che chiamare le forze dell’ordine e denunciare l’accaduto. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti per un primo sopralluogo. Poi, i colleghi specializzati nei rilievi scientifici, i quali si sono messi a caccia di eventuali impronte lasciate dai malviventi. Qualcosa sembra essere emerso. Anche se il sospetto è che i malviventi abbiano agito utilizzando dei guanti. Le indagini sono partite. Ora, toccherà agli uomini della Squadra mobile cercare di identificare e individuare i malviventi. «Purtroppo, oggi la realtà è questa – è il commento di uno dei titolari dell’attività – Ma è colpa nostra. Fino a che anche se vengono arrestati poi tornano subito liberi, fino a che le istituzioni ci difendono così le cose non potranno certo migliorare».