Gazzetta di Reggio

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Trenta candeline per il Rosebud

Trenta candeline per il Rosebud

Reggio. Il cinema comunale festeggia il suo 30° compleanno con una festa e un album fotografico. Ricordi e aneddoti dei “gestori” Vincenzo Cavandoli e Sandra Campanini

22 maggio 2014
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REGGIO EMILIA.

Il banale non è mai stato di casa al "cinema che visse due volte", come agli appassionati frequentatori piace chiamare il Rosebud. Ma che la storia di questa sala di quartiere che ha saputo diventare punto di riferimento, laboratorio e scuola di formazione non sarebbe stata semplice, lo si intuì fin dalla serata inaugurale. L'ospite era l'allora giovane regista Nanni Moretti e il suo film "Bianca" non fu proiettato perché mancava l'agibilità.

«Fu l'associazione dei gestori di sale cinematografiche che si mise di traverso e cercò di ostacolarne la nascita», ricorda Vincenzo Cavandoli che dal 1984 e al 2005 il Rosebud l'ha visto nascere e ne ha gestito l'attività. Ma è stato specie nel 1991-1992 che se l'è vista brutta. «Ci volle quasi una sollevazione popolare e la nascita dell'associazione Stranamore (dal film di Kubrick) per riuscire a tenere aperta la sala della Rosta Nuova, mentre l'allora sindaco Antonella Spaggiari e l'assessore alla cultura Sandra Piccinini avevano deciso di chiuderla» ricorda ancora oggi Cavandoli. Invece il Rosebud è ancora qui, senza mai rinunciare a essere se stesso ma rinnovando, per festeggiare i suoi primi 30 anni.

Dopo una chiusura di qualche mese a metà del 2005, (l'assessore era già Giovanni Catellani) per essere profondamente ristrutturato, lo scorso anno il Rosebud ha vinto un'altra difficile scommessa «e senza gravare di un euro il bilancio comunale, dalla tradizionale pellicola si è passati al digitale» sottolinea con orgoglio Sandra Campanini, che dal 2005 ne è la responsabile e a cui resta ancora un sogno: «portare al Rosebud Martin Scorsese».

Per continuare quel percorso che ha visto la sala nata dall'intuizione dell'allora assessore ai Giovani, Giordano Gasparini, (diventato direttore della Panizzi e delle biblioteche comunali), a ospitare i grandi registi del cinema italiano e internazionale. E' proprio Gasparini a ricordare «come il Rosebud sia nato in un periodo in cui era fortissimo il protagonismo dei giovani. Era una sala cinematografica ma raccoglieva intorno a sé la voglia di conoscere, come funzionava il cinema, la sua storia e poi c'era la vicina biblioteca di Rosta Nuova specializzata su questo argomento. Il Rosebud ha avuto una dimensione cittadina, ma ha sempre un forte collegamento con il quartiere».

FESTA DEL COMPLEANNO. La festa per il Rosebud inizia venerdì alle 18.45 nel parco del cinema con la presentazione da parte del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze (CRR) dell'album fotografico "Memorie di Rosta" dove i ragazzi hanno voluto testimoniare la storia del proprio quartiere e il progetto di mostra permanente Parco del Cinema, l’installazione, posta all’interno del parco Noce Nero, pensata dai ragazzi per valorizzare un’area da loro molto frequentata e per suscitare curiosità e interesse per l’arte cinematografica e a sostegno del Rosebud. Si prosegue alle ore 20 con la musica de Gli Spavaldi, gnocco e lambrusco . Poi arriva la torta del compleanno con il taglio ufficiale, foto e brindisi. Alle 23 proiezione del film "Omicidio a luci rosse (Body Double)" di Brian De Palma del 1984. Ingresso libero.