Gazzetta di Reggio

Reggio

Ciclista travolto e ucciso da un’auto

di Elisa Pederzoli
Ciclista travolto e ucciso da un’auto

L’uomo, 55 anni, stava tornando a casa quando è stato investito. E’ morto poco dopo l’arrivo in ambulanza al Santa Maria

24 maggio 2014
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Un impatto violento e terribile. L’automobilista che frena nell’ultimo disperato tentativo di evitare lo scontro. E il ciclista che viene travolto, caricato sul cofano e lanciato a una distanza di circa 20 metri. I minuti successivi sono concitati: la chiamata ai soccorsi, l’arrivo sul posto dell’ambulanza in sirena, i drammatici tentativi di rianimarlo. Fino alla corsa al pronto soccorso. Ma una volta in ospedale, il verdetto è tragico: Kotel Naceur, un uomo di 55 anni di origine tunisina ma in Italia ormai da un pezzo, è morto.

E’ la cronaca dell’ennesima tragedia della strada, che coinvolge un’auto e un ciclista su una delle strade più trafficate della città: la via Emilia.

Siamo a Pieve Modolena. E qui la strada è denominata via Fratelli Cervi. Sono le 23.30 circa di giovedì sera.

Kotel Naceur abita da queste parti. E’ in sella alla sua bicicletta e sta pedalando verso casa, dove ad attenderlo ci sono la moglie, la figlia 22enne e il figlio minore, che ha 17 anni.

E’ buio. Le auto sfrecciano, come ogni notte. I loro fari non consentono di percepire distanza, velocità. Anche questo può avere avuto un ruolo e un peso in quello che è accaduto, ma saranno gli accertamenti della polizia municipale a dirlo, nella ricostruzione della dinamica dell’incidente che è in corso in queste ore.

E’ nei pressi del supermercato Conad della frazione che irrompe la tragedia.

Kotel Naceur viene travolto da una Citroen C2, guidata da un 29enne residente in città e che proprio in direzione di Reggio si sta muovendo.

Lo scontro è violento. Il ciclista sbatte sul parabrezza, nella parte sinistra della vettura. Il vetro si infrange. Il 55enne viene spinto a una distanza di 20 metri e sbatte violentemente sull’asfalto.

Agli occhi dei primi soccorritori, le sue condizioni appaiono subito gravissime. Qualcuno prende il telefono, compone il 118, chiede l’invio urgente dei soccorsi.

Passano pochi minuti e in via Fratelli Cervi arrivano un’ambulanza e l’automedica. Il traffico, intanto, si paralizza.

A bloccarlo la scena tragica di un gravissimo incidente stradale.

Quando il personale sanitario si avvicina al ferito, capisce che la situazione è al limite. Iniziano le lunghe manovre per rianimarlo. Poi, viene caricato in ambulanza. Quindi, il mezzo parte e si dirige a sirene spiegate verso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova.

Quando il ferito arriva i medici già allertati e che lo stanno aspettando possono purtroppo fare poco. Le ferite riportate nell’incidente sono troppo gravi. Passano pochi minuti e poi il cuore dell’uomo cessa di battere. E in pronto soccorso non possono purtroppo fare altro che constatare il decesso del 55enne.

Ora, i mezzi coinvolto nell’incidente sono stati posti sotto sequestro. La Municipale sta procedendo con i rilievi, che faranno scattare come sempre avviene in questi casi un’indagine per omicidio colposo.