Gazzetta di Reggio

Reggio

«Drammatico aumento di abusi su minori»

«Drammatico aumento di abusi su minori»

La denuncia del capo della Squadra mobile: dall’inizio dell’anno a Reggio già 14 segnalazioni

24 maggio 2014
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«E’ un fenomeno con un’incidenza ormai impressionante, anche nella nostra città. Se pensiamo che nel 2013, abbiamo ricevuto ben 18 segnalazioni di abusi sui minori e che nel 2014, dall’inizio dell’anno a oggi, siamo già a quota 14 ci si rende conto della portata della cosa».

Il dirigente della Squadra mobile, Domenico De Iesu, non lo nasconde. Quello delle violenze, anche di natura sessuale, su minori sta diventando una piaga. Che coinvolte l’intero Paese e che sta registrato un preoccupante aumento anche a Reggio. «I dati nazionali, che trovano conferma anche nella nostra città, ci dicono che sono episodi che avvengono per il 90 per cento in famiglia. O comunque a vestire i panni del mostro sono adulti di riferimento per la vita del bambino, nei confronti dei quali il bambino stesso ripone la sua fiducia».

Un altro inquietante dato che De Iesu fa notare riguarda l’età delle piccole vittime. «Un’età che è sempre più in calo - spiega - e riguarda bambini da 10 ai 12 anni, molto spesso anche minori di 10».

Alle segnalazioni, seguono le indagini degli investigatori. Indagini, che, come spiega lo stesso dirigente della Squadra mobile nel corso del 2013 hanno portato all’accertamento di 9 casi. «Solo 2 quelli registrati l’anno prima. Il che dimostra - fa notare - che c’è stata un’incidenza aumentata del 300 per cento». In questura a Reggio, a occuparsi di reati tanto spregievoli è la seconda sezione. «Sei nostri operatori - spiega De Iesu - che lavorano in stretta sinergia con i Servizi sociali del Comune e gli psicologi dell’Ausl. E’ loro che voglio rivolgere il mio sincero ringraziamento. Perchè ricordiamo che le vittime quando devono essere sentite hanno sempre bisogno della loro presenza. Ed è attraverso la disponibilità di questi operatori che riusciamo a sentire questi bambini: sono loro che gli rivolgono le domande che dobbiamo far loro. In audizioni che, ovviamente, vengono video-registrate».

E che portano, purtroppo, a scoprire retroscena di violenza e abusi dove proprio non dovrebbero esserci. (el.pe)