Gazzetta di Reggio

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«En.Cor peserà sui bilanci del Comune»

«En.Cor peserà sui bilanci del Comune»

Correggio, il comitato Via la Nebbia: «Ci aspettavamo le cause delle banche. Una pesante eredità per la prossima giunta»

24 maggio 2014
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CORREGGIO. Ora che la Banca Popolare di San Felice 1893 e la Bnl hanno citato in giudizio l’amministrazione comunale di Correggio e la battaglia legale per riscattare le lettere di patronage (le garanzie fornite dal Comune alla Banca Popolare di San Felice 1893 in favore dell’azienda) è iniziata, c’è il rischio che anche l’ultimo istituto di credito con cui il Comune strinse accordi di garanzia, citi in causa lo stesso Comune. Ma non è questa l’unica cosa che deve preoccupare i correggesi.

La nuova amministrazione, infatti, non solo dovrà sobbarcarsi l’onere di due cause pendenti con due banche, ma dovrà prevedere nei propri bilanci entrambi i debiti richiesti dagli istituti di credito per far fronte ad un eventuale condanna. E questo potrà farlo solo alzando le tasse o alcune tariffe o accantonando o risparmiando su alcuni servizi.

Se il Comune, poi, al termine della vicenda legale, sarà assolto allora questi soldi raccolti verranno reinvestiti. Ma se il Comune perdesse? In tal caso si parla di almeno 20 milioni da versare alle banche, soldi che dovranno essere accantonati già dal prossimo bilancio. Ma come hanno preso la notizia della nuova citazione in giudizio i comitati cittadini che dall'inizio della vicenda si sono occupati dell’affaire En.Cor? «Per noi questa notizia – spiega il portavoce del comitato “Correggio Via La Nebbia” – non rappresenta affatto una sorpresa. Anzi, immaginavamo che sarebbe finita così. Forse sono sorpresi coloro che in questi giorni hanno sostenuto che ad essere chiamata in causa potesse essere solo Amtrade (la proprietà che ha acquistato En.Cor, poi fallita) e non il Comune. Ma questo, a nostro avviso, è stato un ennesimo tentativo di depistaggio in merito alle inequivocabili responsabilità di chi ha governato il Comune e gestito En.Cor in questi anni. Responsabilità che hanno già provocato al Comune perdite di patrimonio per milioni di euro, anche in terreni, e che lasciano in eredità ai correggesi una scura e lunga battaglia legale con relative spese. Adesso, come Comitato, chiediamo che chiunque governerà Correggio tuteli i correggesi sia dal debito che il Comune ha verso le banche sia dai responsabili di questa vicenda che va chiarita fino in fondo, in tutte le sedi, anche legali, e chiediamo agli elettori di pensare bene e riflettere su quello che è successo». (s.p.)