Gazzetta di Reggio

Reggio

Eroina, arrestato 29enne

Eroina, arrestato 29enne

Il giovane aveva in casa tre etti e mezzo di stupefacente

24 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Un insospettabile tunisino di 29 anni, sposato con una giovane reggiana, è finito nella notte fra giovedì e ieri nella “rete” dei controlli antidroga della squadra mobile.

Bloccato nella zona-ospedale mentre è alla guida della sua Renault Mégane, ha subito insospettito i poliziotti e ben presto si è capito il perché: sotto la cintura ha diversi ovuli contenenti eroina (complessivamente una trentina di grammi). A quel punto tutto cade: l’incensuratezza, il regolare permesso di soggiorno.

Il giovane Chrif Mourad non lavora perché guadagna illegalmente con lo spaccio di stupefacenti, come viene poi confermato dalla perquisizione nella casa in cui abita con la moglie: nascosti in cantina spuntano oltre tre etti di eroina (in sasso), fra le mura domestiche vengono rintracciati alcuni grammi di hascisc e marijuana. Ma in quell’abitazione gli agenti trovano anche diversi telefonini, duemila euro in contanti e non poco materiale per il confezionamento della droga.

La moglie è all’oscuro di tutto, mentre pian piano la Mobile capisce che si trova di fronte ad uno spacciatore di medio livello, che ha un suo “giro” consolidato (una trentina i clienti individuati) e soprattutto con quell’eroina (tre etti e mezzo totali, pagati sui 2.500 euro) avrebbe potuto incassare fino a 19mila euro.

Il nordafricano dopo poche ore in cella, è stato trasferito – ieri mattina – in tribunale per la convalida dell’arresto. Fuori dall’aula, in ansia, c’è la moglie.

Davanti al giudice Cristina Beretti confessa, spiegando che tutta la droga trovata è sua. In udienza è assistito dall’avvocato Franco Beretti (in sostituzione del collega Mario Di Frenna). Il tunisino resta in carcere, perché il giudice Beretti rileva la pericolosità di quest’uomo che vive di spaccio e può rifarlo. Sarà processato il 23 giugno. Le indagini della Mobile sono coordinate dal pm Isabella Chiesi.(t.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA