SPECIALE Il mondo della musica guarda Reggio
Questa mattina si apre al Valli il decimo Concorso internazionale Borciani per i Quartetti d’archi
Se da 27 anni la città può vantare una manifestazione culturale “reggiana” questa è proprio il Concorso per quartetto d'archi Premio Borciani che inizia domani e che sarà seguito passo passo dalla Gazzetta. Manifestazione reggiana nel senso migliore, perché nasce dalla nostra terra, derivando da un suo personaggio nobile per ingegno, qual è stato il primo violino del Quartetto Italiano. In lui l’ingegno, cioè il genio, si è incontrato con l’arte, l’estro creativo con la ragione, e così ha potuto realizzare cose eccelse, dar corso a una storia che adesso sfiora la leggenda. L’essere “reggiano”, per la sua persona, si è calato a meraviglia nella dimensione prettamente internazionale di quanto stava facendo con il suo gruppo, il quartetto d’archi, una formazione antiprovinciale per eccellenza. Infatti il genere che aveva scelto di perseguire, la musica da camera, a quell’epoca, vale a dire la fine della guerra, non era certo diffuso in Italia. Anzi.
Certamente dall’estero, dagli Stati Uniti, non si guardava al nostro paese per avere delle esecuzioni eccellenti, perché l’Italia per la musica da camera non esisteva, quanto per la musica lirica. Eppure Paolo Borciani con sua moglie Elisa Pegreffi, Piero Farulli e Rossi, cioè il Quartetto Italiano, ha raggiunto l’irraggiungibile affermandosi in tutti i continenti e collezionando numeri da record, di giorni di tournée, di chilometri percorsi, di spettatori, di musica studiata ed eseguita, spessissimo a memoria.
Due anni dopo la morte di Paolo Borciani, avvenuta quasi trent'anni fa, nasce un concorso a lui dedicato che si plasma a sua immagine e somiglianza, vale a dire reggiano e internazionale. Accorato mentore, suo fratello Guido Alberto, una mente creativa e matematica al tempo stesso, che in questi anni fino alla 2008, l’anno della sua morte avvenuta alcuni mesi prima dell’ottava edizione del concorso, ha lavorato con lo scopo di affermare l’unicità della manifestazione per quanto riguarda la cura dei vari aspetti organizzativi da sistemare nel migliore dei modi, senza nulla lasciare al caso. Un lavoro metodico messo avanti da un’edizione all’altra, partendo dall’accoglienza dei concorrenti, da sempre ospitati dalle famiglie reggiane al peso specifico della giuria formata da eminenti musicisti e non solo quartettisti, alla partecipazione del pubblico. Al coinvolgimento della città, in una parola.
Ma quello che rende speciale questo concorso che, come diceva Guido Alberto, è l’unico ad essere dedicato ad un grande quartettista, è la qualità e soprattutto la caratteristica peculiare dei premi. Il riferimento, a parte il riconoscimento in denaro, è l'articolazione della tournée: un tour di due anni attraverso tutti i continenti per cui al vincitore che la affronta è garantita la carriera internazionale. Ecco perché tante volte non è stato assegnato: perché il premio deve essere affidato ad una formazione super, come in questi anni si sono dimostrate proprio per quello che hanno realizzato il Keller, l’Artemis il Kuss, l’Haas e il Bennewitz. Con questi risultati, la manifestazione diventa un eccezionale sostegno per i giovani musicisti e questo era sicuramente nell’intendimento di Paolo Borciani che è stato anche un esimio docente e illustre didatta. Tale peculiarità è stata subito riconosciuta alla competizione già all’indomani della IV edizione, vinta dall’Artemis nel 1997. Nel pieno dei successi internazionali, i musicisti ebbero a definire il concorso come “il trofeo più ambito nel mondo dei giovani quartetti”.
I QUARTETTI SBARCANO SUL WEB: Non solo lo speciale sul giornale cartaceo. Il premio Borciani, alla memoria del compianto musicista reggiano, sbarca anche sul web, con un progetto interamente dedicato al concorso internazionale reggiano per quartetti d’archi. Articoli, foto, video, diretta streaming. Il premio sarà seguito minuto per minuto dal sito della Gazzetta, all’indirizzo www.gazzettadireggio.it, che già da oggi comincerà a mettere online per i suoi lettori il meglio dei contenuti multimediali. Un progetto articolato, nel quale saranno presenti gli articoli dello speciale cartaceo, a disposizione di tutti gli appassionati, usufruibili da pc, smartphones e tablet. Per chiunque abbia il desiderio di riascoltare i quartetti che hanno vinto le scorse edizioni, nella sezione video è infatti presente “La storia del Premio Borciani”, un dossier nel quale è possibile riassaporare alcuni momenti delle migliori esecuzioni. Nel 1990, a trionfare fu il Quartetto Keller nell’esecuzione del Quartetto in Fa maggiore op. 59 n.1 di Beethoven; nel 1997 il premio fu vinto dal Quartetto Artemis, che eseguì il Quartetto n.4, Allegro molto, di Béla Bartók. Nel 2002 a vincere è stato il Quartetto Kuss con il Tema Russo, Allegro, del Quartetto in Fa maggiore op. 59 n.1 di Beethoven. Nel 2005, a trionfare fu il Quartetto Pavel Haas, Allegro molto, del Quartetto in Do maggiore kv 465 “Dissonanzen” di Mozart. La vittoria, nel 2008, al Quartetto Bennewitz con il Quartetto n. 2, Allegro, di Leoš Janáek. Ma non solo video. Nella sezione foto del nostro sito, infatti, è presente una fotogallery con gli attesi concorrenti in concorso quest’anno e, in allegato, le loro biografie: il quartetto Berlin-Tokyo, il quartetto Cavaleri, il quartetto Indaco, il quartetto Jana, il quartetto Jubilee, il quartetto Kelemen, il quaretto Mucha e il quartetto Noga. Ma il clou saranno soprattutto le dirette, visionabili in streaming dal nostro sito. Basta un clic. E il mondo della musica classica entra direttamente nel futuro, a disposizione di quanti vogliano avvicinarsi a questa meravigliosa realtà della quale il reggiano Paolo Borciani fu indiscusso protagonista internazionale.