Gazzetta di Reggio

Reggio

Una targa per i coniugi martiri di Auschwitz

Una targa per i coniugi martiri di Auschwitz

La pietra d’inciampo posata dagli scolari della Carducci autori della ricerca sulla vicenda dei Melli

24 maggio 2014
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È stata collocata ieri sul marciapiede di via Emilia San Pietro, di fronte al numero 28, la targa commemorativa in onore di Benedetto Melli e Lina Jacchia, una coppia di ebrei reggiani deportati nel 1943 prima al campo di Fossoli e poi ad Aushwitz dove hanno trovato la morte per mano dei nazisti. Una mattinata intensa che ha visto partecipare alla posa della pietra d’inciampo non solo le classi V A, V B e IV B della scuola elementare Carducci che hanno dato vita al progetto, ma anche Beniamino Goldstein, rabbino capo della comunità di Modena e Reggio, la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo, Domenica Tassoni, l'assessore comunale alla scuola Iuna Sassi e i rappresentanti di Istoreco che hanno aperto gli archivi riguardanti l’olocausto alla scuola Carducci.

«Tutto è nato con una ricerca su questa coppia reggiana da parte mia e dei miei studenti per fare un approfondimento in vista della Giornata della Memoria dello scorso anno - racconta Silvana Incerti, maestra alla Carducci -. In seguito siamo stati a Fossoli per prendere coscienza di quello che era stato il vissuto di questa coppia di ebrei che abitava così vicino alla nostra scuola. Istoreco ci ha aperto i suoi archivi, facendoci accedere anche al portale web del Museo di Gerusalemme. Dopo aver raccolto queste informazioni, i ragazzi hanno manifestato il desiderio di far conoscere anche agli altri quello che avevano imparato. Con questa esperienza hanno capito l’importanza della memoria storica. Così abbiamo contattato il sindaco, che allora era Delrio, e gli abbiamo chiesto se era possibile mettere una pietra d’inciampo di fronte al palazzo che era stato la residenza dei Melli. Le tempistiche si sono allungate, in ogni caso i ragazzi non si sono arresi, sapevano che il loro lavoro sarebbe stato apprezzato dalla città. La risposta c’è stata ed io sono molto orgogliosa del nostro risultato e dei miei alunni. Con questa targa faremo ricordare agli altri la storia di Benedetto Melli e Lina Jacchia, facendoli rivivere nei nostri ricordi». «Sono contenta di prendere parte a questo evento - spiega Iuna Sassi - credo che questo riconoscimento sia importante soprattutto per i ragazzi che hanno fatto un percorso serio su una vicenda tragica avvenuta nella nostra città, così vicino alla scuola Carducci e ai giorni nostri se pensiamo alla storia recente. Sono certa che si ricorderanno come protagonisti questi momenti negli anni ogni volta che passeranno davanti a questa casa».

Ginevra Del Bene Errico