Autista insultato e colpito da un pugno
Ad assalirlo è stato un giovane passeggero. Il sindacato Filt– Cgil: «Senza sicurezza siamo pronti a scioperare»
Autisti di Seta ancora nel mirino. E’ la Filt-Cgil a denunciare l’ennesimo caso di violenze nei confronti di chi, ogni giorno, si mette alla guida dei bus che attraversano città e provincia. Da parte di utenti incivili e violenti. Al punto che il sindacato lancia un ultimatum all’azienda: «Ci aspettiamo una risposta concreta entro pochissimo tempo e avvisiamo fin da ora che senza risposte o alla prossima aggressione subita, chiederemo di indire uno sciopero di tutte le aziende di trasporto pubblico della provincia».
L’EPISODIO. Gli ultimi fatti risalgono alla giornata di venerdì, verso le 13.20.
E’ il mezzo partito da Viadana alle 12.20 il teatro dell’aggressione. Quando il bus arriva nei pressi del tribunale di Reggio, si gira nel parcheggio di fronte al polo scolastico e si ferma per permettere salita e discesa, un giovane utente di scaglia contro l’autista. Prima verbalmente, poi anche con le mani. Si tratta di un ragazzo sui vent’anni, di probabile origine nord-africana, salito alla fermata di Castelnovo Sotto, quella che si trova nei pressi della caserma dei carabinieri.
E’ un passeggero abituale. Un volto noto sia per l’autista, che per molti utenti che ogni giorno salgono sul quel mezzo.
Quando sul posto arrivano i carabinieri, allertati dallo stesso autista, il giovane si è già allontanato. I militari raccolgono le testimonianze e la querela da parte del conducente, il quale poi si farà medicare dal pronto soccorsi. Con una prognosi di 4 giorni.
L’APPELLO. «Se chiedete a un autista quali sono i maggiori problemi che ha vi risponderà la difficoltà a girare nel traffico cittadino e la sua incolumità» fa notare in una nota Ciro Maiocchi, segretario generale della Filt-Cgil.
Il quale, a proposito dell’aggressione di venerdì, dichiara: «Questo è ormai l’ennesimo episodio e sono mesi e mesi che chiediamo più sicurezza, abbiamo investito di ciò anche il prefetto, ma nulla ancora si è fatto. Che garanzie diamo a quell’autista che incontrerà il nuovo soggetto che l’ha aggredito sulla linea che percorre tutti i giorni?». E aggiunge: «Ribadiamo per l’ennesimo volta che la garanzia minima di sicurezza è data dalla separazione netta dell’autista dai passeggeri che sono in macchina. Le famose paratie che il presidente di Seta ha promesso il 21 febbraio 2014 al congresso provinciale della Filt-Cgil ancora non si vedono. Il prototipo studiato ancora non sappiamo se diventerà un investimento concocreto per tutti gli autobus». (el.pe)