Gazzetta di Reggio

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Protezione civile, test su una tromba d’aria

Protezione civile, test su una tromba d’aria

Alla esercitazione di Leguigno anche il gruppo di Albinea. Proposta la “colonna mobile provinciale”

25 maggio 2014
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ALBINEA. Una tromba d'aria che causa allagamenti e finisce per far disperdere tante persone. Un'ipotesi che si augura lontana ma che non si può certo escludere, e contro cui si sono addestrati giovedì scorso a Leguigno di Casina. Presenti trentaquattro persone, divisi fra gli organizzatori dal gruppo di Protezione civile di Albinea e altri 34 volontari da Val d’Enza Radiocomunicazioni, Paese Pronto di Luzzara e Club Titanic, che ha messo a disposizione il camper radiomobile utilizzato per i collegamenti radio e come base per la segreteria. L'esercitazione si è tenuta nell’area dell’antico mulino in pietra di Leguigno, dove sono stati simulati interventi coordinati fra diverse associazioni, per sperimentare e scambiare competenze diverse e controllare l’efficienza dell’apparato operativo nell’organizzazione dei primi soccorsi.

Si è quindi testato sia la catena di comando, sia le varie funzioni operative, comprese la segreteria in emergenza e i sistemi di comunicazione di gruppo e provinciali. Sono stati usati diversi attrezzi, motoseghe, motopompe e torri-faro, ed è stato simulato l’allestimento di un piccolo campo-soccorritori, usando le tende del dipartimento nazionale già testate nei giorni del terremoto del 2012. La Croce rossa ha inoltre supportato una delle ricerche dispersi sperimentando un protocollo di intervento che ha consentito il recupero di una persona con una gamba fratturata, ed ha illustrato ai volontari le tecniche di primo intervento in soccorso. Decisamente soddisfatti i vertici del gruppo di Albinea, associazione che sta cercando di ringiovanire la base associativa, tanto che il presidente Leonardo Napoli e tre membri su cinque del comitato direttivo hanno meno di 25 anni.

«Vogliamo proseguire con le attività di addestramento in collaborazione con altre associazioni – commenta Napoli – per favorire lo scambio di conoscenze, con l'obiettivo di avere un gruppo sempre più numeroso e preparato per gestire situazioni di emergenza».

E aggiunge: «sono convinto che tutte le associazioni locali debbano sempre più lavorare insieme e scambiare al massimo esperienze e attrezzature, ma soprattutto iniziare a ragionare in un’ottica nuova, quella della colonna mobile provinciale, perché acqua, vento e calamità naturali non hanno confini comunali».

Il gruppo di Albinea ricorda che per fare parte della Protezione civile non è indispensabile alcuna capacità particolare, ma solo la volontà di dedicare un po' del proprio tempo libero per aiutare gli altri. Informazioni: prot_civ_albinea@libero.it oppure www.protezionecivilealbinea.it. (adr.ar.)