Scontro, la verità in una perizia
La procura vuole chiarire le cause dell’incidente costato la vita a un ciclista
Non verrà eseguita l’autopsia su Kotel Naceur, il 55enne morto dopo essere stato investito da un’auto giovedì sera in via Fratelli Cervi, a Pieve Modolena.
Lo ha deciso il magistrato di turno, la dottoressa Isabella Chiesi. Perciò la famiglia, come da suo desiderio, potrà già muoversi per riportare il feretro in Tunisia.
Sul fronte delle indagini, il pm attende di vedere l’informativa della polizia municipale, che ha rilevato l’incidente. La famiglia, intanto, si è rivolta allo studio di avvocati Rovacchi Intagliata affinché li segua in questa delicata situazione. Con l’obiettivo di capire cosa è successo esattamente in via Fratelli Cervi.
Da quanto si apprende, infatti, ci sarebbero testimonianza discordanti tra chi avrebbe raccontato che l’uomo stata attraversando la strada e chi invece sostiene il contrario. Molto probabilmente, la Chiesi chiederà una consulenza tecnica per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. In quel caso, gli avvocati della moglie, della figlia 22enne e del figlio di 17 sono pronti a nominare a loro volta un loro consulente.
Kotel Naceur abitava in via Folloni e stava andando a casa, dopo aver partecipato a un incontro di preghiera in via Kennedy. Purtroppo però è stato investito e ucciso da un’auto, una C2 condotta da un 29enne, che viaggiava in direzione Reggio.
La moglie non vedendolo rincasare si era preoccupata. Era quindi uscita a cercarlo. Trovandosi tragicamente davanti l’incidente. In quegli istanti, il 55enne era già in ambulanza. E’ morto poco dopo al pronto soccorso. (el.pe)