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DOPO IL VOTO Giunta, Vecchi "arruola" i trentenni GUARDA TUTTI I RISULTATI

Evaristo Sparvieri
DOPO IL VOTO  Giunta, Vecchi "arruola" i trentenni GUARDA TUTTI I RISULTATI

Reggio. Soltanto due le possibili riconferme: Sassi e Maramotti. In pole position Rabitti e Capelli. E si corteggerà Matteo Iori

25 maggio 2014
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Una giunta giovane, di trentenni e quarantenni, che rappresenti un ricambio generazionale. Fresco di elezione, il neosindaco Luca Vecchi ora si prenderà un paio di giorni di riposo. E solo allora comincerà i giri di consultazioni per decidere la squadra che sarà al governo della città per i prossimi cinque anni: un massimo di otto nomi, oltre al sindaco stesso, per un esecutivo più “snello” rispetto ai dieci assessori di quello attuale, in virtù dei provvedimenti sulla riduzione dei costi della politica introdotti dal governo Monti, per la prima volta approdati anche nella Sala del Tricolore.

Diversi i nomi già finiti sul taccuino del neosindaco, il quale per il momento tuttavia sembra orientato a concentrarsi maggiormente sui criteri di nomina, aprendo un ragionamento all’interno del Pd che per scaramanzia non era stato ancora affrontato, nell’ipotesi poi scongiurata che si andasse al ballottaggio. Solo un paio potrebbero essere le riconferme. Per il resto, la squadra sarà composta da tre quarti di “facce” nuove. La prossima giunta, nelle intenzioni di Vecchi, sarà composta soprattutto da trentenni e quarantenni, non necessariamente figure che hanno esperienze politiche alle spalle. Sicuramente si punterà sulla parità di genere, basando le scelte anche su competenze specifiche e sulle preferenze raccolte dai candidati nella tornata elettorale. I margini di manovra per il nuovo primo cittadino sono abbastanza ampi, anche in virtù dello scarso peso elettorale registrato dagli altri alleati del Pd.

Risultato che comunque non ostacolerebbe la riconferma di Matteo Sassi, capolista Sel e assessore uscente al Welfare. Piace, tra gli alleati, anche Matteo Iori di 0522, considerato da Vecchi una vera risorsa per la città. Ma è difficile che accetti l’incarico, avendo puntato la sua campagna elettorale proprio sul rifiuto di eventuali nomine dopo il voto. Il resto della partita, invece, si giocherà tutta all’interno del Pd. E qui Luca Vecchi proverà a mettere alcuni paletti. Verso un’ipotesi di riconferma potrebbe essere la sola Natalia Maramotti, mentre sarebbero esclusi dalle nomine tutti gli attuali assessori che hanno già concluso due mandati in qualche ente locale. Per questa ragione, potrebbe essere escluso un incarico per il vicepresidente della Provincia, Pierluigi Saccardi, dal quale in molti in casa Pd si aspettavano un risultato migliore rispetto ai 571 voti ottenuti.

Dalla Provincia, però, potrebbe arrivare l’assessore all’Ambiente, Mirko Tutino. Sulla lista presentata alle elezioni, invece, due sono stati i risultati di rilievo: le quasi mille preferenze per Annalisi Rabitti e le circa 900 per Andrea Capelli. Due nomi che Vecchi vorrebbe in pole per incarichi rilevanti, nelle vesti di assessori, di capogruppo o di presidente del consiglio. Un ruolo da protagonista sarebbe pronto anche per la consigliera comunale uscente, Valeria Montanari, una delle principali artefici della campagna elettorali di Vecchi.

Per lei si potrebbe aprire un posto da assessore o un incarico nello staff del sindaco. Anche Emanuela Caselli, già presidente del Consiglio comunale, potrebbe fare il salto in giunta, magari seguita dal giovane Federico Montanari, al secondo mandato in consiglio, e considerato già pronto per un ruolo di primo piano nell’esecutivo. Poche chance, invece, per i giovanissimi Lanfranco de Franco e Dario De Lucia, forti rispettivamente dei 666 e dei 567 voti ricevuti, ma ritenuti troppo inesperti per guidare la città dal momento che si trovano alla loro prima esperienza istituzionale.