Gazzetta di Reggio

Reggio

Una “fumeria” d’eroina nel capanno degli attrezzi

Una “fumeria” d’eroina nel capanno degli attrezzi

Scandiano: trentenne algerino arrestato dai carabinieri per spaccio di droga Il locale gli era stato affittato da un giovane tossicodipendente del paese

25 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SCANDIANO. Una fumeria per eroina nel capanno degli attrezzi del suo padrone di casa e cliente.

Si era attrezzato in maniera efficiente il 30enne algerino Majer Bilel, arrestato l’altra sera a Scandiano dai carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante l’intervento, con lui è stato trovato un suo cliente, impegnato a fumarsi eroina. L’uomo, con diversi precedenti per spaccio e risultato clandestino, è stato catturato nell’ambito di una ramificazione dell'operazione antidroga delle scorse settimane in via Turri a Reggio Emilia, quando sono state arrestate sei persone, sempre legate al traffico di eroina.

Le ricerche dei complici di questa banda hanno portato i militari verso Scandiano, e in particolare all’abitazione di un ragazzo del paese con problemi di dipendenza.

Quest’ultimo aveva concesso l'uso del suo capanno per gli attrezzi a Bilel, che lo riforniva di eroina. Non una novità per questo scandianese: le indagini dei carabinieri hanno rivelato che già in passato aveva fornito ospitalità ai suoi spacciatori di riferimento.

Il 30enne algerino si era adattato al meglio dentro al capanno, che usava sia come luogo per dormire, sia come fumeria di eroina e come base per i suoi traffici.

L’altra sera è arrivata l’irruzione dei carabinieri a Scandiano, nel deposito degli attrezzi del tossicodipendente residente in zona.

Nel capanno i militari del nucleo operativo della Compagnia reggiana dell’Arma hanno sorpreso due persone: un ragazzo italiano che stava fumandosi dell’eroina e il 30enne Majer Bilel.

I carabinieri hanno inoltre trovato una quindicina di grammi di eroina, circa 300 euro in banconote di vario taglio e il telefonino usato dall’algerino per mantenere i contatti con i suoi clienti.

L'operazione è figlia di quella effettuata alcune settimane fa in via Turri a Reggio, quando una banda di spacciatori di eroina è stata smantellata con l'arresto di sei tunisini.

Le indagini non si sono fermate con quell’intervento ma sono proseguite con l’obiettivo di cercare di identificare la rete di complici e di clienti legata al gruppo di via Turri, incentrata sull’eroina.

Così, seguendo sospetti e tossicodipendenti, i carabinieri sono arrivati sino a Scandiano e a Bilel. (adr.ar.)