Gazzetta di Reggio

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Testata in faccia all’autista che frena

di Elisa Pederzoli
Testata in faccia all’autista che frena

Violenta reazione di un ragazzino caduto per colpa della manovra. All’arrivo della polizia, apre la portiera del bus e fugge

26 maggio 2014
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Due aggressioni in due giorni. La vita degli autisti di Seta si fa sempre più difficile. Dopo il caso di venerdì del conducente colpito da un pugno in zona tribunale, sabato un collega si è beccato una testata e uno sputo, oltre a una pioggia di parolacce e offese. La sua colpa? Una frenata troppo brusca, che ha fatto perdere l’equilibrio a un adolescente, probabilmente minorenne, che ha reagito con violenza. E all’appello della Filt-Cgil, ora si associa la Ugl-Trasporti attraverso la voce del segretario provinciale Gianbattista Bassi: «Dopo la morte di Sylvester il clima nei nostri confronti è sempre più negativo».

L’AGGRESSIONE. Tutto è successo su viale Isonzo, all’incrocio con viale Allegri. E’ qui che l’autista della linea 2 è stato costretto a una brusca frenata. Il mezzo, in quel momento, era molto affollato. E un ragazzo è caduto. Poi ha iniziato a inveire contro l’autista. Quando l’uomo ha cercato di spiegargli che era stato costretto alla brusca manovra, il giovane per tutta risposta gli ha rifilato una violenta testata. Tanto da fargli cadere a terra gli occhiali che si sono rotti.

L’autista ha mantenuto i nervi saldi, riportando il mezzo fino alla fermata dell’ex caserma Zucchi. Dove, ovviamente, ha chiamato le forze dell’ordine.

Quando sul posto è arrivata la polizia, il ragazzino con la sua banda di amici aveva già fatto perdere le tracce. Mentre l’autista si è rivolto al pronto soccorso, per farsi refertare la botta. Quindi, ha presentato formale denuncia per l’aggressione.

LA DENUNCIA. «Siamo molto avviliti da una situazione che non sembra intravedere soluzione a breve termine. Ci auguriamo che qualcuno faccia qualcosa, a partire dalle scuole».

Così Gianbattista Bassi, autista e sindacalista dell’Ugl-Trasporti commenta l’ennesimo grave episodio.

«Non è solo una questione di paratie o telecamere sul bus: è una questione di civiltà e di buona educazione. Noi siamo sotto pressione, in difficoltà per una cronica carenza di organico, ma dobbiamo fare i conti anche con questi atteggiamenti, che stanno purtroppo aumentando – dichiara – Non possiamo che associarci a quanto già dichiarato dai colleghi della Filt-Cgil, nella denuncia di questa situazione: siamo pronti con loro a indire uno sciopero, se non si troveranno ascolto e risposte a un disagio che non riguarda solo chi guida i bus di Seta, ma che finisce col coinvolgere anche gli stessi passeggeri».

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