Gazzetta di Reggio

Reggio

Un patentino per trovare lavoro

Un patentino per trovare lavoro

Si è conclusa l’esperienza che ha visto protagonisti gli studenti dell’ex Motti

26 maggio 2014
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REGGIO EMILIA

C’è chi è al suo secondo patentino, chi è alle prese con indicatori di peso e baricentro per la prima volta, chi si destreggia con particolare abilità tra i percorsi a ostacoli. Tutti però sono concordi nel definire questa «una opportunità», «una carta in più per trovare lavoro», «un vantaggio quando entreremo in una azienda». Sono questi i commenti finali dei 19 studenti della I V e V D, indirizzo tecnico delle industrie meccaniche, dell’ex Motti di Castelnovo Monti che hanno partecipato alla prova conclusiva del corso che ha permesso loro di conseguire il patentino per guidare i muletti.

Il corso, della durata di 15-16 ore, delle quali 6 di teoria e 6 di pratica, conclusosi al campo prova dell’autoscala Gatti a San Maurizio con il test di prova pratica, la valutazione individuale e la consegna dell’attestato certificato dalla Regione, ha avuto lo scopo di informare, formare e e addestrare i ragazzi secondo il decreto legislativo 81 del 2008 che prevede l’obbligo di formazione specifica per l’utilizzo dei muletti. «Gli sbocchi lavorativi di questo indirizzo spaziano dal settore meccanico a quello pneumatico e ceramico, in proprio come artigiano o in una grande azienda. Il patentino per muletti è molto richiesto dalle aziende, che altrimenti dovrebbero provvedere in prima persona e che preferiscono sempre poter disporre di professionalità a 360 gradi - spiega Giuseppe Pignedoli, l’insegnante di laboratorio tecnologico che accompagna i ragazzi - per questo motivo l’istituto scolastico, dopo il corso per piattaforme aeree realizzato l’anno scorso, ha deciso di replicare quest’anno con i muletti».

Già, perché se l’iniziativa è senza dubbio meritoria e andrebbe estesa a tutti gli istituti professionali, nei fatti ci si scontra con la cronica carenza di fondi. «Stiamo cercando sponsor per “coprire” anche solo il noleggio dei macchinari, che da solo costa 500 euro - conclude Bertolini - se le grandi aziende si offrissero di mettere a disposizione i loro muletti oppure di ospitare prove pratiche come questa, sarebbe un grande aiuto».