Gazzetta di Reggio

Reggio

E’ quasi un monocolore del Pd

Il partito di maggioranza conquista ben tredici dei sedici seggi disponibili

27 maggio 2014
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SCANDIANO. Il Partito democratico, con il suo 60% (8228 voti) dentro al 67.12% delle liste a supporto di Mammi, conquista ben tredici seggi sui sedici disponibili nel nuovo consiglio, che avrà un numero ridotto di esponenti rispetto al passato per le modifiche nazionali agli enti locali. Il motivo è nelle regole per i Comuni sopra ai 15mila abitanti, quelli dove teoricamente si potrebbe andare al ballottaggio. Se il candidato sindaco viene eletto al primo turno e le sue liste ottengono il 40% dei voti, queste formazioni ottengono un premio di maggioranza del 60%. Il resto dei consiglieri viene ripartito secondo il cosiddetto metodo d'Hondt, un sistema di calcolo "proporzionale" che nel caso scandianese ha premiato ancora di più la coalizione di Mammi, visto il vasto successo. Ad essere penalizzata è stata la civica Siamo Scandiano, a sostegno del vincitore, che ha conquistato il 4.53% e per soli 20 voti non ha ottenuto il tredicesimo seggio in consiglio, andato invece al solito Pd "mangiatutto". Le minoranze, sempre basandosi sulle ripartizioni del metodo d'Hondt, si sono ritrovate con tre seggi. Due alla seconda forza politica uscita dal voto, il Movimento 5 Stelle con il suo 14.15% che permette l'entrata in consiglio del candidato sindaco Roberto Sansiveri e dell'esponente più votato, Massimo Bassi con 72 voti. Uniti per Scandiano, in rappresentanza del centro-destra, guadagna l'8.16% dei voti e riesce a piazzare la candidata sindaco Elena Diacci. Fra gli esclusi, chi ha da rammaricarsi è la Civica per Scandiano, che con il suo 5.05 non va lontano da un posto in consiglio. Nessuna speranza invece per la sinistra e per i Giovani per Scandiano, sotto al 3% cadauno. Per il Partito democratico, infine, gli eletti sono Corinna Montanari, Elisa Davoli, Alberto Ghirri, Paolo Meglioli, Giorgia Scianti, Matteo Caffettani, Eleonora Zini, Luca Monti, Marcello Gallingani, Giulia Marzani, Rosario Genovese, Cristina Solustri e Manuel Battistini. (adr.ar.)