Fiocchi si riconferma sindaco col 51,4%
Dopo le polemiche e le spaccature all’interno del Pd, i votanti confermano la loro fiducia nel primo cittadino uscente
VILLA MINOZZO. Alla fine non c’è stata storia, nel Comune che di storie, in vista di queste amministrative, ha avuto quella più travagliata. Come si percepiva nell’aria, fin da quando pochi giorni prima del termine della presentazione delle liste, aveva annunciato la sua ricandidatura, Luigi Fiocchi, Sindaco uscente di Villa Minozzo, è stato ampiamente riconfermato, addirittura con una percentuale più alta del 2009, il 51,4%, rispetto al 47,9 di cinque anni fa. Come prevedibile, nonostante l’impegno in campagna elettorale del candidato sindaco Lucia Manicardi e di tutti i componenti della lista “Villa Virtuosa”, non è stato possibile al centrosinistra raddrizzare una situazione che in massima parte è stata dovuta a scelte profondamente autolesioniste: la scelta delle primarie, la presenza di un solo candidato, Luca Pigozzi, e la sua designazione ufficiale, le divisioni interne con parte del partito che non avrebbe appoggiato tale designazione ed il ritiro dello stesso Pigozzi, i costanti sondaggi sulla disponibilità di Sandro Govi, poi quando sembrava lui il candidato, il suo ritiro, le dimissioni del segretario del circolo Pd Felicino Magnani, il “commissariamento” del direttivo locale del Partito, ed infine, ad un paio di giorni dalla chiusura delle liste (quando sembrava essere concreto anche il rischio, assurdo, che il centrosinistra non riuscisse a presentare una lista) l’individuazione di Lucia Manicardi, persona sicuramente conosciuta e stimata, ma posta alla guida di un progetto costruito troppo in fretta. Una lista che, a detta di alcuni osservatori locali, nell’essere di centro-sinistra aveva però uno sbilanciamento verso la seconda componente, con pochi esponenti di centro.
Al terzo posto la lista “Progetto Villa”, guidata da Massimiliano Coloretti, che pur presentandosi come trasversale, ha sicuramente patito il crollo a livello nazionale e locale degli storici riferimenti del centrodestra, non andando oltre un 16,16%.
Entusiasta Luigi Fiocchi, raggiunto telefonicamente appena ufficializzata la vittoria: «Domani sera (oggi per chi legge, ndr) faremo la festa per la vittoria: ero fiducioso di poter vincere, perché la campagna è stata fatta insieme ad una squadra davvero competitiva, senza troppe esternazioni ma puntando sul confronto diretto con la gente, l’incontro a tu per tu, le assemblee in cui abbiamo illustrato cosa vogliamo fare e come vogliamo farlo. Ora ci impegneremo per tutti, per il bene del territorio e della nostra gente, come abbiamo sempre fatto».
Fiocchi e la lista “Sì Uniti” restano dunque alla salda guida del territorio, ma il centrosinistra può ora cominciare a lavorare per ricostruire qualcosa dalle macerie lasciate da una fase pre elettorale assurda e quanto mai distruttiva, che ha di fatto azzerato i vertici locali del Partito Democratico. (l.t.)