Gazzetta di Reggio

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«Schede uguali e scritte dalla stessa mano»

«Schede uguali e scritte dalla stessa mano»

Il M5S denuncia il caso al seggio 7 e la parlamentare Spadoni: «Porterò il caso in Parlamento»

27 maggio 2014
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REGGIO. Accuse di brogli in due seggi cittadini da parte del Movimento 5 Stelle. Nel primo caso la contestazione riguarda trentuno schede con voto di lista del Pd sulle quali (nella sezione sette del seggio elettorale di via Montegrappa), sono comparse con una ripetitività molto sospetta le preferenze a nome dei due candidati Salvatore Scarpino e Teresa Rivetti.

Ma quello che hainsospettito ulteriormente e fatto scattare le rimostranze e le proteste in particolare dei rappresentanti di lista del Movimento 5 Stelle e di Reggio Democratica è il fatto che «sarebbero state scritte con la stessa grafia e quindi aggiunte successivamente al voto».

E l'episodio accaduto alla scuola di viale Montegrappa, sempre secondo il Movimento Cinque Stelle, potrebbe non essere stato unico avvenuto in città, ma si sarebbe ripetuto per altre dieci schede sempre del Pd in un seggio di via Premuda.

Anche in questo caso le preferenze che sarebbero state aggiunte successivamente erano a favore di Salvatore Scarpino. Questo almeno quanto ha chiesto che fosse verbalizzato dalla rappresentante di lista del M5S Patrizia Domenichini. Ma il caso sul quale i rappresentanti del M5S hanno anche chiesto l'intervento della Digos e di un dirigente del Comune, è quello che è scoppiato intorno alle 17 nella sezione numero sette del seggio di via Montegrappa presieduto da Pietro Drammis.

Un seggio nel quale oltre agli altri quattro scrutatori era presente anche il figlio del presidente Pietro Drammis, Guglielmo.

Le proteste dei Cinque Stelle, e in particolare della rappresentante di lista Alessandra Guatteri, spalleggiata da Vito Cerullo, hanno convinto l'onorevole Maria Edera Spadoni a recarsi poco dopo al seggio per un sopralluogo e a preannunciare all'uscita «un esposto alla magistratura e la presentazione di un'interrogazione parlamentare sull'accaduto».

A insospettire sulla regolarità della preferenze assegnate ai candidati Scarpino (l'unico candidato Pd ad aver beneficiato di poter fare tre mandati elettorali) e alla Rivetti (che è la moglie del consigliere uscente del Pd Carmine De Lucia) tutti e tre i rappresentanti di lista che erano presenti al momento dello scrutinio l'aver scoperto «che la grafia era identica in tutte le schede». Per Alessandra Guatteri del M5S, Mario Lanzafame di Reggio Democratica e Fabrizia Pini del Pd, infatti è stata «innanzi tutto la ripetitività dell'accoppiata delle preferenze assegnate ai due candidati».

« A cui si è aggiunto - dice Alessandra Guatteri, rappresentante di lista per i grillini - lo sconcerto di vedere le preferenze indicate tutte con la stessa calligrafia, sia su alcune schede su cui non era indicato nessun nome, sia aggiungendo un nome in altri casi in cui era presente una sola preferenza».

«Un'anomalia che ho notato e visto anch'io. Sono disgustata e sembra fatta apposta per danneggiare Luca Vecchi» ha commentato invece Fabrizia Pini. Mentre per Mario Lanzafame, confermando l'accaduto, «la situazione che si è creata è stata anche per il metodo di spoglio utilizzato». In entrambi i casi, i rappresentanti di lista hanno chiesto che venisse messo a verbale l'accaduto e sospesa l'assegnazione delle schede votate.

Roberto Fontanili