Gazzetta di Reggio

Reggio

Seconda spaccata al bar in quattro giorni

di Elisa Pederzoli
Seconda spaccata al bar in quattro giorni

I ladri cercano di entrare sfondando la parete sul retro ma l’arrivo di vigilanza e carabinieri li fa fuggire a mani vuote

27 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Due assalti da parte dei ladri nel giro di quattro giorni. Non c’è pace per il bar del distributore Esso, sulla tangenziale Nord. L’ultimo episodio risale a domenica notte. Ancora una volta i ladri sono dovuti fuggire a mani vuote. Ma i danni sono ingenti.

Sono circa le 3 quando la banda entra in azione. Ancora una volta usa le maniere forti. Punta alla parete del locale che dà sul retro. I malviventi in azione sono sicuri di non essere visti da nessuno: è notte, in tangenziale praticamente è il deserto e dietro, come via di fuga, c’è via Toscana.

Con alcuni arnesi hanno iniziato a sollevare la parete del prefabbricato, per aprirsi un varco e riuscire a entrare. L’azione, però, inevitabilmente provoca l’attivazione del sistema di allarme, che richiama sul posto vigilanza e carabinieri. E i ladri sono costretti a fuggire prima di riuscire a mettere le mani sulla cassa.

Quando sul posto arrivano la sorveglianza privata e i carabinieri del Radiomobile, dei malviventi non c’è più alcuna traccia. Ci sono però i segni evidentissimi della devastazione provocata dalla banda.

E non è certo una novità. Giovedì notte la scena si è ripetuta. Anche in quell’occasione, i ladri hanno mirato alla parete sul retro per entrare in azione. Sono anche riusciti a entrare, devastando il bagno del bar.

Ancora, però, l’allarme e il tempestivo arrivo della vigilanza ha troncato i progetti dei malviventi di turno. Che anche in quell’occasione sono dovuti fuggire a mani vuote.

In passato, invece, colpi analoghi erano andati perfettamente a segno.

Ora, sull’episodio sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri. Non risulta che sul posto siano stati abbandonati arnesi. La banda deve aver avuto il tempo di ricaricare tutto e fuggire.

Resta che in certi punti della città, specie quelli più fuori mano, l’assalto è sistematico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA