Gazzetta di Reggio

Reggio

Sgominata la banda degli smartphone

di Tiziano Soresina
Sgominata la banda degli smartphone

Bloccato anche il terzo complice: il 24enne è accusato di due rapine. Decisive le immagini del sistema di videosorveglianza

27 maggio 2014
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Con il fermo l’altra notte del tunisino 33enne Anis Jouini i carabinieri hanno sgominato la banda degli smartphone che agiva nella zona della stazione ferroviaria, fra via IV Novembre e via Turri.

E’ così finito in carcere il terzo complice, dopo il duplice arresto della settimana scorsa (in cella erano finiti in cella il tunisino 35enne Lassan Ghodbenne e il 24enne Gian Luca El Melki).

Le prove raccolte dall’Arma “dicono” che Jouini ha compiuto, con gli altri due finiti in manette, sia la rapina dello smartphone ai dannio di un egiziano 35enne (picchiato e minacciato con una lametta), sia un’altra brutale aggressione che non è mai stata denunciata ma che è rimasta “immortalata” nel sistema di videosorveglianza cittadino.

Probabilmente oggi il 33enne (difeso dal legale Emilio Stagnini) comparirà in tribunale per l’udienza di convalida del fermo.

Restano in carcere gli altri due complici (sono entrambi assistiti dall’avvocato Roberto Giovanelli) già sentiti dal giudice Antonella Pini Bentivoglio: in aula hanno dato la loro versione dei fatti.

Secondo quanto ricostruito i carabinieri, tutto ha avuto origine la notte del 18 maggio scorso, quando un 35enne egiziano si presenta ai carabinieri denunciando che poco prima, in via IV Novembre, mentre si trovava in compagnia di un amico, con la pretestuosa richiesta di una sigaretta, veniva avvicinato da tre sconosciuti che lo circondavano pestandolo, per poi minacciarlo con una lametta e rapinargli il cellulare.

Le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino pur non riprendendo l’episodio denunciato, documentavano però un’altra rapina (non denunciata) da parte di tre individui che per descrizione ed abiti indossati sono risultati essere gli stessi della rapina subita dall’egiziano.

Nel corso delle ricerche i carabinieri – il giorno successivo – in zona stazione (per la precisione in via Turri) rintracciavano i primi due rapinatori e l’altra notte con il fermo del terzo complice hanno messo la parola “fine” alle ricerche della banda.

Nei confronti dei tre complici sono stati raccolti schiaccianti elementi di responsabilità per la rapina subita dal 35enne ma anche per l’aggressione documentata dalle telecamere.

Il piu’ giovane, cioè il tunisino 24enne El Melki, è stato trovato in possesso anche del Samsung SIII 4G rapinato al 35enne ed a cui è già stato restituito.

Le indagini dei carabinieri proseguono per accertare quali altre aggressioni (denunciate e non) possano vedere coinvolti i tre malviventi.

Resta intatto l’appello lanciato giorni fa dai carabinieri: eventuali vittime di analoghe rapine nell’area della stazione ferroviaria che, per timore, non hanno presentato denuncia, sono invitati a presentarsi nella caserma di corso Cairoli, permettendo così di capire con esattezza quante siano state le aggressioni.

Il sospetto è che possano essere stati presi di mira degli stranieri e non tutti probabilmente in regola con i permessi di soggiorno, che non vogliono correre il rischio di finire a loro volta nei guai rivolgendosi alle forze dell’ordine.

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