Gazzetta di Reggio

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Bretella di Rivalta l’ostacolo tubatura

Bretella di Rivalta l’ostacolo tubatura

Reggio. Si tratta della storica conduttura di ceramica che portava l’acqua dalla vasca di Corbelli alla reggia. La parola alla Sovrintendenza

28 maggio 2014
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Nessuno l'aveva messo in conto. Ieri per la prima volta è stato evidenziato un ostacolo che potrebbe rallentare o addirittura impedire la realizzazione della contestatissima bretella di Rivalta. Si tratta della settecentesca conduttura di ceramica che portava l'acqua dalla vasca di Corbelli alle fontane della reggia. La sua presenza è segnalata dai superstiti pilastrini che emergono dal terreno di campagna a distanza regolare, che avevano la funzione di sfiatatoi e servivano per le ispezioni e la manutenzione. I tecnici del Comune, inviati ieri a compiere i rilievi topografici sul tracciato della futura strada, hanno incrociato con i loro strumenti il percorso rettilineo dell'acquedotto, che rientra fra i beni architettonici sottoposti a vincolo. La Sovrintendenza è già intervenuta sul progetto vietando, all'incrocio fra la bretella e via Bedeschi, la costruzione di una rotatoria che sottrarrebbe spazio al parco della reggia. A maggior ragione bloccherebbe i lavori se la bretella danneggiasse l'antico manufatto. Perciò ieri i teodoliti e i tacheometri sono stati impiegati accuratamente per misurare sul terreno la direzione, l'ingombro e la pendenza della strada, allo scopo anche di valutarne l'impatto sulla conduttura. Questa, secondo i rilievi effettuati, risulta abbastanza profonda da poter essere scavalcata senza problemi dal raccordo viario. L'ultima parola, però, la dovrà dire la Sovrintendenza, quando e se il cantiere verrà aperto.

In effetti questo non è l'unico intralcio che si frappone. Rimane forte la contrarietà di molti abitanti di Rivalta, che giudicano l'opera dannosa per i loro spostamenti, pericolosa e soggetta a intasamenti a causa dell'incrocio con via Bedeschi. Il comitato che li rappresenta vede nel problema dell'acquedotto un motivo in più per ripensare l'intero progetto. «Non siamo - spiega Maurizio Burani per conto del comitato - pregiudizialmente contrari alla bretella. Tuttavia sono tanti i suoi difetti che ci chiediamo se sia proprio il caso di buttare due milioni di euro per realizzarla». Con la vecchia Giunta, in particolare con l'assessore Paolo Gandolfi, i rapporti erano conflittuali. Una possibilità d'intesa potrebbe aprirsi con la nuova amministrazione. «Luca Vecchi - spiega Burani - si era detto disposto a rivedere il progetto. Perciò abbiamo appoggiato la sua candidatura e ci siamo impegnati a suo favore nella campagna elettorale. Ora dal nuovo sindaco ci aspettiamo una modifica del raccordo». Uno degli aspetti più criticati è l'attraversamento del vivaio che appartiene agli eredi di Ettore Sgrò. La bretella occuperebbe circa la metà dell'azienda ancora attiva, costringendo il Comune a pagare un cospicuo indennizzo.

Luciano Salsi