L’Unione di Comuni approva il bilancio e vola a 14,8 milioni
LUZZARA. Da 3.37 a 14,8 milioni: il dato, ancora previsionale, rende bene l’idea dell’impennata gestionale della nuova macchina amministrativa locale, l’Unione dei Comuni della Bassa reggiana che...
LUZZARA. Da 3.37 a 14,8 milioni: il dato, ancora previsionale, rende bene l’idea dell’impennata gestionale della nuova macchina amministrativa locale, l’Unione dei Comuni della Bassa reggiana che proprio questi numeri ha licenziato nel corso dell’ultima seduta durante la quale è stato approvato il bilancio di previsione 2014.
L’assemblea si è svolta a Luzzara. Il bilancio di previsione si assesta, per la precisione, sulla cifra di 14.864.131,65 euro per la parte corrente. Il volume del bilancio, insomma, è passato, dal 2010 a oggi, da 3,37 milioni a 14,8 milioni, crescita che va imputata al progressivo trasferimento dei servizi dai Comuni all’Unione, con un ritmo di due-tre funzioni all’anno.
L’aumento più significativo, in termini assoluti, è da imputarsi al trasferimento dei servizi educativi (che toccano il 65%) e alla contestuale costituzione dell’Azienda speciale Bassa Reggiana, che ne rappresenta lo strumento di gestione, oltre che alla presenza di numerosi nuovi servizi. Altro dato signficativo riguarda i trasferimenti socio-assistenziali, arrivati al 18%, mentre l’incidenza delle spese generali si assesta al 2,50%.
«Questa approvazione – ha spiegato il presidente Giammaria Manghi – rappresenta un atto responsabile che consente di alleggerire il carico di lavoro alle amministrazioni entranti. Da questo bilancio positivo emergono la razionalizzazione dei servizi e la loro qualità, che hanno permesso a questa unione un livello di crescita con pochi eguali. Quella della Bassa Reggiana è l’unione, in provincia, che ha perseguito i risultati più consistenti e che ha inoltre atteso quanto previsto dalla legge regionale 21 in termini di associazione di funzioni».
Approvati anche il bilancio pluriennale 2014/2016. L’occasione è stata buona per il saluto a quegli amministratori (sindaci e consiglieri) “uscenti” e che saranno sostituiti dai nuovi eletti in quest’ultima tornata elettorale.