Gazzetta di Reggio

REGGIO. Dal Giappone alla Cina, dalla Germania alla Francia, sono 792 i contatti web registrati nel primo giorno di prova (lunedì) del Premio Borciani e inoltre si registra in teatro un foltissimo pubblico di appassionati di musica da camera: entrano, si accomodano nella sala grande, dietro alla giuria, sistemata a centro platea e ben separata dal resto del pubblico, per seguire i quartetti. In questa prima fase, ogni quartetto deve eseguire un pezzo obbligatorio, il Quartetto op.59 n.1 primo movimento di Beethoven e un altro scelto tra brani di Mozart, Ravel, Brahms, Britten. Le porte della sala grande si aprono solo alla fine di ogni pezzo; chi arriva però può godere della musica fin da subito, seguendo la prova attraverso un grande schermo collegato nel secondo atrio e che trasmette in streaming. A proposito di streaming, su www.premioborciani.org tutto il concorso è trasmesso in diretta e i primi risultati, elaborati da Indaco, sono un toccasana per chi ama la musica e la vorrebbe diffondere. Lunedì sono stati registrati 792 utenti totali, localizzati in 14 Paesi nel mondo, soprattutto in Italia, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna e Cina, seguiti da Slovacchia, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Ungheria, Israele, Olanda, Spagna e Austria. Una conferma dell’internazionalità di un Premio che ha radici, testa e cuore a Reggio Emilia e rami che arrivano molto lontano.