A1, arriva il gusto Eataly
Alleanza con Autogrill per un punto nel tratto reggiano
REGGIO. Dopo i centri delle città ed il servizio a bordo dell’Alta Velocità di Ntv, Eataly ora punta anche alle autostrade ed il partner naturale per il nuovo business è Autogrill, mettendo subito nel mirino l’A1, in particolare nel tratto reggiano, considerato come un crocevia fondamentale della cosiddetta “Valle del gusto”.
Il primo frutto dell’alleanza tra lo storico marchio della ristorazione e l’ultima creatura di Oscar Farinetti dovrebbe sorgere «a 100-150 chilometri da Milano», ha anticipato l’amministratore delegato del gruppo controllato dalla famiglia Benetton, Gianmario Tondato da Ruos, senza fornire ulteriori dettagli. L’area ipotizzata dovrebbe comunque essere compresa tra Parma e Reggio Emilia, principali centri della “Valle del gusto” nella Pianura Padana.
Il progetto è congruente con la razionalizzazione delle aree di servizio in Italia avviata da Autogrill a seguito di una presenza che lo stesso Tondato aveva definito ridondante.
«Sono andati in gara 54 punti vendita della rete di Autostrade per l’Italia – ha spiegato il manager – di questi noi ne gestivamo già 41 e ce ne siamo aggiudicati 21», che in pratica sono quelli che Tondato ritiene «destinati ad avere maggior potenziale».
Nell’ottica di questo riposizionamento, dunque, l’area con Eataly dovrebbe costituire un punto di qualificazione.
«Faremo un grande punto vendita - ha spiegato l’ad di Autogrill, riconfermato dall’assemblea dei soci all'incarico insieme al presidente Gilberto Benetton - e se funziona penseremo anche ad altre aree».
Segnali di ripresa invece sul fronte dei conti, con il secondo trimestre che «è andato moderatamente meglio del primo», che si era chiuso con ricavi in calo dell’1% a 813 milioni di euro. Autogrill punta poi alla Russia dove, anche a seguito dell’alleanza con Rosneft sulle aree di servizio, sta valutando l'acquisizione di circa 30-40 concessioni. Il gruppo poi si guarda intorno per possibili acquisizioni, anche se «per ora – ha spiegato il presidente Gilberto Benetton – non c'è niente sul tavolo». Escluso infatti un ingresso nel capitale delle rivali francese Elior ed inglese Ssp. Alla borsa le indicazioni piacciono: il titolo conclude la seduta con un balzo del 4,23% sulla soglia dei 7 euro.