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I ragazzi del progetto Comenius alla scoperta di Convitto e città

I ragazzi del progetto Comenius alla scoperta di Convitto e città

CORREGGIO. Sono stati più di 30 gli studenti e docenti europei che, la settimana scorsa, hanno visitato il Convitto Corso di Correggio grazie al Progetto europeo Comenius. Grazie ai progetti di...

29 maggio 2014
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CORREGGIO. Sono stati più di 30 gli studenti e docenti europei che, la settimana scorsa, hanno visitato il Convitto Corso di Correggio grazie al Progetto europeo Comenius. Grazie ai progetti di interscambio, finanziati dalla Comunità europea, a Correggio sono arrivati giovani provenienti da Turchia, Portogallo, Romania, Cipro, Ungheria, Polonia, accompagnati dai loro insegnanti per scoprire le tradizioni, l’arte, la storia e il funzionamento del sistema scolastico italiano. In particolare, il Convitto Corso ha aderito al progetto “Lustes” (Let Us Save The Endangered Species) dedicato allo studio delle specie animali e vegetali in via di estinzione in 7 differenti Paesi europei e all’analisi delle cause che ne stanno determinando la scomparsa.

Impegno ambientale, quindi, ma anche educazione alla cittadinanza e all’intercultura. In questi due anni di lavoro, le sette scuole partners hanno infatti lavorato su piattaforme online, scambiandosi informazioni, elaborando materiale di ricerca, avvicinando i ragazzi alle nuove tecnologie e rendendo evidente l’importanza di conoscere le lingue straniere. Inoltre, alcuni ragazzi hanno potuto partecipare a meeting transnazionali che hanno permesso a più di 30 studenti e docenti del Convitto di viaggiare in Europa alla scoperta delle tartarughe giganti in Turchia, della città di Porto in Portogallo, dei resti dell’antica civiltà greca a Cipro, della puszta ungherese tra cavalli e bufali, dei parchi naturali della Polonia o del castello di Dracula in Romania. L’ultimo meeting del progetto si è svolto in Italia, al Convitto. Qui, dopo una calorosa accoglienza dei ragazzi stranieri da parte dell’istituto è seguita una visita alla città di Correggio con il direttore del Museo Gabriele Fabbrici alla scoperta dell’architettura locale, della storia e delle tradizioni, senza dimenticare un excursus tra la cucina, il calore della gente d’Emilia, l’ospitalità delle famiglie.

«Gli studenti del Convitto – spiegano gli educatori – hanno preso parte con entusiasmo alle attività programmate, stretto amicizie, scoperto aspetti della propria identità e personalità che solo grazie a esperienze come questa possono emergere, migliorato le proprie competenze linguistiche. Il confronto tra studenti provenienti da culture ed esperienze differenti ha arricchito la mente di ogni partecipante, contribuendo a formare una visione più aperta e tollerante sul mondo. Oltre la classe, oltre i libri, oltre il suono della campana: un sentirsi parte di qualcosa di più grande, un comune sentimento di appartenenza all’Europa, un po’ in crisi in questi tempi».

Silvia Parmeggiani