Gazzetta di Reggio

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«L’economia e la cultura per il rilancio della città»

«L’economia e la cultura per il rilancio della città»

Camera del Lavoro, Cna, Alleanza delle Cooperative, Unindustria, Università Ecco un elenco delle urgenze che il nuovo sindaco Luca Vecchi dovrà affrontare

29 maggio 2014
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Un elenco di provvedimenti da assumere con urgenza. A chiederlo, i soggetti del mondo economico, culturale ed associazionistico, che guardano con attenzione alle prime mosse che metterà in campo il neo sindaco Luca Vecchi, soprattutto alla luce della scomparsa della Provincia, che di fatto decreterà il Comune come principale ente di riferimento. Se la priorità è il lavoro, non si può che partire dall’economia reale. Per Matteo Alberini della segreteria provinciale della Camera del Lavoro, occorre che il Comune convochi una Conferenza provinciale sul lavoro. «Un’iniziativa del sindaco di Reggio, in qualità di azionista delle principali aziende pubbliche come Iren, Seta, Fcr e Acer. Poi bisogna ridisegnare il Welfare, che richiede nuove risposte. Infine sviluppare la capacità di attrazione della Mediopadana in sinergia con Fiere, un nuovo palazzetto e uno spazio per grandi eventi che siano un volano per l’economia».

Nunzio Dallari, presidente Cna, guarda prioritariamente al completamento della Mediopadana e alla valorizzazione del centro, come due assi strategici urgenti. Senza dimenticare «l’eliminazione della tassa sui passi carrai e dell’Imu sui beni strumentali». Da ultimo «occorre mettere Reggio al centro dell’Expo, un evento da cui non possiamo restare fuori, e migliorare il Welfare». Per Simona Caselli, presidente provinciale della neonata Alleanza delle Cooperative Italiane, «bisogna creare le condizioni perché tutte le parti concorrano a definire l’innovazione a Reggio. Sul Welfare, inoltre, si gioca molto della tenuta sociale. Non si può più attendere e in questo settore la Cooperazione sociale ha idee ed esperienze da mettere a disposizione». Secondo Caselli, anche l’Expo rappresenta un’opportunità «su cui serve una regia per evitare azioni disorganiche».

Da ultimo, «finire le infrastrutture e avviare una riconversione urbana a partire dal Centro storico». Per Unindustria, sottolinea il direttore Giovanni Roveda, «il documento suddiviso in quattro capitoli consegnato a tutti i candidati sindaci resta la stella polare delle nostre indicazioni strategiche, ma il futuro non è non solo il rilancio dell'economia». Anche dalla cultura e dalla formazione arrivano indicazioni al nuovo Sindaco. Secondo il docente Lorenzo Capitani la prima cosa concreta da fare è ricordare la figura di Giancarlo Ambrosetti «perché se oggi parliamo di valorizzare i musei è perché lui li ha salvati». Poi promuove gli Stati generali della Cultura, sviluppando in tutte le scuole una campagna di apertura degli edifici. Sarebbe importante anche creare in modo organico iniziative sul tema Reggio città costituente». Per l'ex pro rettore Luigi Grasselli «si deve partire dal mantenere uno stretto rapporto tra città e Università e completare il Campus». Ma c'è da fare anche sul piano culturale più generale con il «Comune che può recitare un ruolo importante per il trasferimento tecnologico. Poi vanno definite le funzioni di spazi come i Chiostri di San Pietro. In chiave Expo e non solo, si devono individuare filoni e Istituzioni culturali che caratterizzino in modo strategico la nostra città». Per il professor Grasselli infine, ed è anche il tema che lo appassiona e lo vede direttamente impegnato, «occorre sviluppare maggiormente il rapporto tra arte e scienza».

Roberto Fontanili