Gazzetta di Reggio

Reggio

Un pedofilo ai domiciliari vicino al parco dei bimbi

Un pedofilo ai domiciliari vicino al parco dei bimbi

Toano: i carabinieri notano subito la situazione pericolosa e la segnalano al gip Pensionato 71enne scoperto con materiale pedopornografico torna in cella

29 maggio 2014
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TOANO. Era stato arrestato un mese fa nel Parmense, dove risiedeva da anni, per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, poi aveva ottenuto i domiciliari. Li stava scontando a Toano ma, al primo controllo, i carabinieri non hanno potuto fare a meno di notare la vicinanza della sua abitazione rispetto a un parco pubblico, frequentato da molti bambini. Un luogo assolutamente inadatto, quindi, a ospitare la detenzione dell’uomo, anche in considerazione del fatto che – quando fu arrestato un mese fa – sul suo cellulare vennero trovate anche fotografie di bimbi colti in attività quotidiane, giocare al parco o passeggiare con i genitori.

I militari della stazione locale, ritenendo ovviamente controindicato il luogo di detenzione domiciliare, hanno subito richiesto l’aggravamento della misura, richiesta che è stata recepita dal gip del Tribunale di Bologna, che ha disposto l’applicazione della custodia in carcere.

Protagonista della vicenda un 71enne, originario di Lecce ma da anni residente nel Parmense, che in aprile era stato colto in flagrante mentre scaricava file di foto e filmati dal contenuto pedopornografico con il popolare programma eMule. Nella memoria di un hard disk esterno trovato nella sua abitazione erano stati rinvenuti oltre 16mila file illegali, per un totale di 50 gigabyte.

A un mese di distanza dal suo arresto il pensionato aveva poi ottenuto da alcuni giorni gli arresti domiciliari sull’Appennino reggiano ma i carabinieri di Toano, al primo controllo, diversamente da quanto era stato dichiarato dalla persona che aveva dato disponibilità ad accogliere il 71enne ai domiciliari, hanno accertato la presenza di un area frequentata da bambini con età compresa tra i 3 e i 12 anni.

Martedì sera il pensionato è stato così di nuovo arrestato e condotto in carcere a Reggio. Una misura che ha così allontanato dalla comunità, prevenendo un rischio che sarebbe stato possibile e assurdo correre, considerate anche le modalità di azione dell’uomo che avevano fatto scattare il primo arresto. L’uomo, prima del primo arresto, era stato notato più volte in atteggiamenti sospetti nei pressi di un asilo in provincia di Parma, dove si avvicinava alla recinzione durante la ricreazione e cercava di approcciare i bambini con strane richieste, come tirare fuori la lingua o alzare la maglietta. Una maestra era riuscita anche a scattargli una foto. Dopo alcune settimane di indagini, ai carabinieri era arrivata un’altra segnalazione da una mamma: mentre aspettava che la sua bambina terminasse una lezione di danza, la donna aveva notato e fotografato col cellulare un anziano che, attraverso una vetrata, spiava le piccole durante i balletti. Da queste segnalazioni era scattata la perquisizione e il rinvenimento del materiale pedopornografico. (l.t.)