Gazzetta di Reggio

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Cgil, segreteria confermata sotto il segno di Landini

Cgil, segreteria confermata sotto il segno di Landini

Sono stati eletti con le stesse deleghe Alberini, Chiesi, Campari e Gelosini Guido Mora: «La nostra scelta di una gestione unitaria è lungimirante»

30 maggio 2014
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REGGIO. La rottamazione non è l'imperativo della Cgil. Anzi, dopo la rielezione del segretario generale Guido Mora, avvenuta il 4 marzo al termine del diciassettesimo congresso provinciale, anche la segreteria confederale uscente è stata pienamente confermata con le stesse deleghe assegnate nel 2012 ai suoi quattro membri.

L'ha deciso mercoledì a stragrande maggioranza il comitato direttivo su proposta dello stesso Mora, che punta a dare continuità alla passata gestione unitaria proprio mentre, a livello nazionale, si riapre la spaccatura fra la segretaria Susanna Camusso e Maurizio Landini, leader dei metalmeccanici della Fiom.

Di fatto si ribadisce in tal modo, qui da noi, la preponderanza della componente landiniana, che vinse il congresso del 2010 soltanto nelle sue roccaforti di Reggio e Brescia. Tale prevalenza, però, è determinata dall'orientamento del segretario generale, che viene dai vertici della Fiom. Fra i membri della segreteria, infatti, l'equilibrio è perfetto.

E' camussiano Matteo Alberini, già a capo della Fillea (edili) e della Filtem (energia), il quale si occupa di economia, ambiente e territorio. Lo è anche Luca Chiesi, incaricato dell'organizzazione, che ha alle spalle esperienze nella Filtem e nel sindacato dei ceramisti. Sono vicine a Landini, invece, Ramona Campari, proveniente dal settore commercio con delega alle politiche sociali e all'immigrazione, e Vanna Gelosini, di estrazione Fiom, che ha competenza sulla contrattazione e sul mercato del lavoro.

La rielezione dei quattro membri della segreteria è avvenuta con voto segreto. Il comitato direttivo comprende 146 membri, di cui soltanto 4 ascrivibili alla mozione Cremaschi, mentre gli altri si riconoscono nel documento unitario camussiano-landiniano. I votanti erano 119. Di essi 101, pari all'84,87%, hanno detto sì alla proposta di Mora, mentre 12 (10,08%) hanno espresso contrarietà e 6 (5,04%) si sono astenuti. In apertura dei lavori, che si sono protratti per l'intera giornata con la partecipazione del segretario regionale Vincenzo Colla, il direttivo aveva eletto il suo presidente, che è Mauro Montagnani, già facente parte dell'apparato confederale. «La scelta reggiana di una gestione unitaria - commenta Guido Mora - è lungimirante. Se la si fosse adottata ovunque il congresso nazionale si sarebbe concluso senza lacerazioni». La Camera del Lavoro reggiana, quindi, dispone di una squadra coesa, con la quale si prepara a sostenere le prossime battaglie. «Le nostre priorità - spiega Mora - riguardano la modifica della legge Fornero, il contrasto al sistema degli appalti al massimo ribasso e al dumping contrattuale, l'estensione del bonus fiscale. E' negativo il nostro giudizio sul decreto Poletti e sul Job act».

Luciano Salsi