Gazzetta di Reggio

Reggio

quattro castella

Giovani musicisti “professionisti”

Giovani musicisti “professionisti”

Successo del “Romeo e Giulietta proposto dell’Orchestra Smim

30 maggio 2014
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QUATTRO CASTELLA. Due rappresentazioni mattutine per gli studenti delle scuole reggiane e una serale, affollatissima, aperta a tutti. Tre apprezzatissime e sorprendenti rappresentazioni del "Romeo e Giulietta" in cui i versi di Shakespeare si intrecciano con le musiche di Prokofiev, che nei giorni scorsi, al Teatro Ariosto di Reggio, ha avuto per protagonista l'Orchestra delle Smim (le scuole medie ad indirizzo musicale della provincia di Reggio: la Balletti di Quattro Castella, la Lepido di Reggio e la Andreoli-Marconi di Correggio), gli strumentisti del liceo musicale Bertolucci di Parma, gli archi della Scuola di musica di Fiesole, la Compagnia delle Lucciole, il Coro Adorno di Reggio, il Coro della scuola Leonardo da Vinci e il Coro della Balletti. Il tutto, con la direzione di Luigi Pagliarini e la regia di Stefano Cenci. Per certi versi sorprendente la qualità della esecuzione, se si pensa che la maggior parte dell'orchestra è composta da 11-13enni. Gli spettatori hanno avuto l'impressione di trovarsi di fronte ad una orchestra vera, composta da musicisti diplomati e non a ragazzi delle medie. Questo in parte è dovuto anche alla qualità delle trascrizioni eseguite dal direttore d'orchestra Luigi Pagliarini. Gli "addetti ai lavori" hanno riscontrato l'intonazione impeccabile e le qualità timbriche tipiche delle orchestre formate da professionisti. Una orchestra che si contraddistingue per una inusuale sicurezza nell'affrontare sia i difficili momenti d'insieme dovuti a una scrittura orchestrale densa e timbricamente complessa - come può essere una partitura di Prokofiev trascritta per organico ridotto - sia i diversi interventi "a solo" eseguiti rigorosamente a memoria, con un'attenzione verso la bacchetta al pari di veri professionisti.

La sceneggiatura di Stefano Cenci, inusuale e moderna, caratterizzata da un velo sul quale vengono proiettate immagini in stile cartone animato (tecnica già usata per il "Peer Gynt" messo in scena dall'Orchestra Smim l'anno scorso sempre all'Ariosto), crea un particolare effetto di "primo piano-sfondo" in cui, a seconda della luce, la trama e la musica vengono alternativamente zoomate e messe in evidenza una sull'altra, oppure sovrapposte per creare effetti drammatici stranianti e intensi. La morte dei due amanti è risultato uno dei momenti più commoventi dello spettacolo: il sangue dei due innamorati, fuso con l'intensità espressiva del Peregrinus Expectavi ("I Crociati in Pskov") tratto dall'Aleksandr Nevkij di Prokofiev.

Dal punto di vista didattico, è un progetto unico nel suo genere che andrebbe sviluppato e proposto alla rete scolastica per la valorizzazione dell'apprendimento pratico della musica. Prenotazioni del dvd: rg.dvd.ufficiale@gmail.com