Gazzetta di Reggio

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in tribunale

La Rodano “aggredita” in due cause

Sulla tragedia alla Tav del 18 luglio 2007 si sono innescati due procedimenti. La famiglia di Vincenzo Lo Voi – la vedova, i due figli, il padre e due sorelle (tutelati dai legali Mario Di Frenna e...

30 maggio 2014
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Sulla tragedia alla Tav del 18 luglio 2007 si sono innescati due procedimenti.

La famiglia di Vincenzo Lo Voi – la vedova, i due figli, il padre e due sorelle (tutelati dai legali Mario Di Frenna e Federica Bassissi) si stanno “battendo” come parti civili nel processo penale per omicidio colposo che vede come imputati due dipendenti della Rodano Consortile e due liberi professionisti. Sono già usciti dalla vicenda giudiziaria il gruista (condannato con rito abbreviato, ha pagato una provvisionale ai sei eredi di 50mila euro) e il capo cantiere (assolto). Il processo dovrebbe concludersi entro l’estate.

Avviato anche il processo di diritto del lavoro, in cui i due eredi di Riccardo Mondello – rappresentati dall’avvocato Maurizio Colotto – chiedono alla Rodano Consortile (come datore di lavoro) e a due assicurazioni un risarcimento-danni di oltre 400mila euro. Nell’ultima udienza il giudice Elena Vezzosi non ha accolto la chiamata in causa del responsabile del servizio prevenzione e protezione nonché del coordinatore della sicurezza da parte della Rodano Consortile. A ciò si era opposto anche l’avvocato Colotto ritenendo che si trattasse di chiamata in garanzia impropria, rispetto ad una causa instaurata contro il datore di lavoro a titolo di responsabilità contrattuale.