Gazzetta di Reggio

Reggio

SCANDALO SANITA' Indagato il “guru” degli appalti.

di Enrico Lorenzo Tidona
SCANDALO SANITA' Indagato il “guru” degli appalti.

Sequestrati file e conti correnti a Mauro Amadei, della Multiline di Pieve. Faro sulle coop. Le società indagate a convegno tra 5 giorni a Reggio. Imbarazzo dei vertici della sanità regionale

30 maggio 2014
5 MINUTI DI LETTURA





REGGIO EMILIA

Appalti pilotati in favore di aziende del biomedicale e ditte edili che dovevano però pagare mazzette per aggiudicarsi le gare del Policlinico di Modena tra il 2007 e il 2011. Tutte tangenti che sarebbero state poi dirottate dall’allora direttore generale dell’ospedale, Stefano Cencetti (ora indagato), verso consulenze, sponsorizzazioni a enti no profit o finanziamenti per l’organizzazione di convegni.

È questa la pista che porta alla Multiline srl, (la sede è in una villa in via Fratelli Cervi 58 a Reggio), società di consulenza dove mercoledì scorso i Nas di Parma hanno sequestrato migliaia di documenti, file custoditi nei computer e circa mezzo milione di euro depositati in quattro conti correnti. L’azienda reggiana di servizi e consulenze è di proprietà di Mauro Amadei, 57 anni, rinomato imprenditore, formatore e consulente in materia di appalti per decine di enti, anch’egli indagato e al centro della bufera giudiziaria che ipotizza un «collaudato sistema di tangenti per l'acquisto di strumentazioni mediche e per l'affidamento di lavori al Policlinico di Modena».

MAZZETTE A MEETING A REGGIO. Il sistema corruttivo oggetto delle indagini dei Nas coordinati dai pm Marco Niccolini e Pasquale Mazzei della procura di Modena, avrebbe fatto transitare le tangenti attraverso tre società di servizi: la Multiline di Amadei, la Hospital Facility Management (Hfm) nella filiale di Carpi e la Gutenberg di Arezzo, organizzatori, tra l’altro, di un maxi convegno sugli appalti che si dovrebbe tenere tra cinque sei proprio a Reggio Emilia. Oltre trenta relatori, tra i quali i vertici della sanità regionale dell’Emilia-Romagna, sono attesi tra sei giorni al Golf Club Matilde di Canossa di Reggio per parlare di “Efficienza e innovazione negli appalti di servizi nell’era della spending review”. Tema d’attualità oggetto della due giorni organizzata dalla Hospital Facility Management (Hfm) di Cencetti e Amadei e dalla Gutenberg di Arezzo. Base operativa per accogliere i congressisti sono gli uffici della Multiline di Amadei, come riferisce l’’ampio programma già pubblicato in questi giorni. Tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’evento, però, risultano ora indagati nell’inchiesta per le mazzette pagate dai vincitori di appalti, che sarebbero transitate - secondo le ipotesi degli inquirenti - attraverso i conti di queste società di consulenza.

A fare gli onori di casa aprendo e chiudendo la conferenza, infatti, ci sarebbe dovuto essere proprio Mauro Amadei. Il condizionale è d’obbligo, visto che non si esclude un passo indietro delle autorità. L’imprenditore organizza ormai da tempo il rinomato “Convegno di primavera”, che porta in effige il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e la sponsorizzazione della Coopservice di Reggio e della sua controllata Servizi Italia (specializzata in servizi ospedalieri). Coopservice conferma il rapporto d’affari stabilito da tempo con la Multiline di Amadei, che ha fornito un software per la valutazione dei risultati nei servizi offerti dalla coop - tra gli altri - anche al Policlinico di Modena e all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio. Un rapporto divenuto poi normale sponsorship per gli eventi. Tra i tanti interventi in programma, è previsto quello fissato in apertura di Fausto Nicolini, direttore generale dell’Ausl di Reggio, chiamato a parlare di “Etica efficienza innovazione e appropriatezza nella gestione dei servizi”. C’è poi una lunga sfilza di relatori che affronteranno gli effetti della spending review sul sistema degli appalti. Alla tavola rotonda di venerdì su “Efficienza, qualità dei servizi e performance aziendale per la sostenibilità del sistema sanitario” è segnato anche il reggiano Carlo Lusenti, assessore regionale alla Sanità. Ieri i consiglieri regionali del gruppo Lega Nord hanno inviato la richiesta di «un'immediata relazione dell’assessore in commissione e in assemblea legislativa», riservandosi di chiederne le dimissioni.

IL SODALIZIO. Nell’operazione denominata “Last business”, sono indagate 63 persone. Ma il focus mira al sodalizio tra Amadei e Cencetti, quest’ultimo ex direttore sanitario dell’ospedale Magati di Scandiano, struttura che nulla ha a che fare con le indagini. Tra Amadei e Cencetti c’è una rapporto che dura da diversi anni, come conferma l’esperienza comune all’interno della Hfm, centro studi con sede a Milano, del quale sono entrambi fondatori insieme a Sabrina Cenciarelli e Mauro Moreno. Proprio nella filiale di Carpi della Hfm, situata nel poliambulatorio della moglie di Cencelli ( anche lei indagata) è avvenuto l’altro blitz dei Nas.

IL NODO CONSULENZE. Sui rapporti tra Cencetti e il centro studi erano già state lanciate nel 2011 diverse invettive da parte di alcuni colleghi, tra i quali l’oncologo modenese Massimo Federico e l’ex primario del Pronto soccorso Daniele Giovanardi. Obiettivo della polemica erano i congressi organizzati dalla Hfm in materia di appalti negli ospedali e il ruolo di consulenti di Cencetti e di Amadei. A distanza di una settimana Cencetti si dimise da presidente del centro studi, che venne lasciato in mano ad Amadei. Anche attraverso la onlus, il titolare della Multiline - che risiede a Bastiglia, in provincia di Modena- ha coltivato una grande esperienza accademica con una lista di consulenze lunga sette pagine, come conferma il suo curriculum. Negli anni Amadei è stato componente di una ventina di commissioni tecniche per l’aggiudicazione di gara di pulizie, lavanolo, sanificazione, global service per diverse asl (Rimini, Ravenna, Grosseto, San Marino, Versilia, Napoli). La sua esperienza gli ha permesso di diventare consulente anche di altrettante asl per appalti in tutta Italia. Tra queste risulta una consulenza per lo studio e la realizzazione di un appalto in global service per il servizio pulizia e trasporti dell’azienda ospedaliera di Modena (definito servizio “chiavi in mano”), un’altra simile per Ferrara nel quale è stato anche membro della commissione di aggiudicazione, ruolo che ha avuto anche nella commissione per una casa di riposo di Venezia.

LE COOP ALLA FINESTRA. Tra i punti centrali delle indagini, c’è la filiera degli appalti e le aziende che, negli anni in oggetto, se li sono aggiudicati. Un risvolto rilevante, che sta facendo tremare il mondo delle cooperative. Dentro alle associazioni temporanne di imprese e ai consorzi vincitori, infatti, ci sarebbero alcune tra le principali cooperative di casa nostra.