Gazzetta di Reggio

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Giunta, prime schermaglie È derby Tutino-Saccardi

Giunta, prime schermaglie È derby Tutino-Saccardi

Malumori tra i due esponenti della Provincia per l’ingresso nell’esecutivo Vecchi Il vicepresidente “rimprovera” all’assessore di non essere passato per il voto

31 maggio 2014
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Prime patate bollenti all’orizzonte per Luca Vecchi, che lunedì comincerà il giro di consultazioni per formare la squadra dei nuovi assessori. Otto nomi, ai quali saranno distribuite deleghe assegnate in passato a giunte ben più numerose, con il risultato che ciascun assessore riceverà più di un incarico. Ed è per questo che ogni nomina, sebbene più impegnativa, è diventata più ambita, creando inevitabili malumori tra coloro che sono maggiormente quotati per un possibile ingresso in giunta. Tra questi, l’assessore provinciale, Mirko Tutino, che Vecchi vorrebbe al suo fianco, nonostante il vicepresidente di Palazzo Allende, Pierluigi Saccardi, non gradisca del tutto l’eventuale chiamata. Il motivo? Tutino non si sarebbe misurato con il voto degli elettori. Indiscrezioni che Saccardi non intende commentare, affermando di «non voler cadere in provocazioni» e che la «decisione delle nomine spetterà solo a Vecchi». Dall’entourage di Tutino, invece, fanno notare che non gli è stata chiesta alcuna candidatura diretta e che, quando è sceso in campo, come nelle scorse Regionali, ha ottenuto 1.800 preferenze, numero superiore ai 571 voti ottenuti domenica dall’attuale vicepresidente della Provincia. In campagna elettorale, Tutino si è impegnato in prima persona al fianco di Andrea Capelli, recordman di preferenze e ora quotato per un ruolo da capogruppo Pd o di presidente del Consiglio comunale. Ma anche qui non mancano le polemiche. Secondo alcuni consiglieri, da un’analisi del voto risulterebbe che il boom di Capelli sia circoscritto ad una zona specifica della città, il “suo” circolo (Carrozzone, Pieve, Cella, Cadè, Cavazzoli, Roncocesi), senza estendersi anche in altre aree. Critiche alle quali Capelli ha risposto con i numeri, ricordando di aver preso 538 nel suo circolo e 379 nel resto della città. E se il cerchio di chi punta ad un assessorato è destinato presto a restringersi, subito dopo l’insediamento del consiglio scatterà anche il toto-commissioni. In questo caso, il dualismo è tra i giovani Dario De Lucia e Lanfranco De Franco. Entrambi aspirerebbero alla commissione “Scuola e cultura”, per rilanciare il centro storico secondo quanto manifestato in campagna elettorale. In questo caso, tuttavia, decideranno i consiglieri. (e.spa.)